— BASTIA —
SI CHIUDE oggi a Campiglione la lunga Festa democratica del Pd comprensoriale che ha visto sfilare i leader del partito e gli amministratori locali registrando una partecipazione che ha superato le aspettative. Soddisfazione del coordinatore bastiolo del Pd Roberto Capocchia di una vitalità e di un interesse incoraggianti per il futuro del veltroniani in sede locale. La settimana, però, è stata caratterizzata da numerose iniziative politiche. Dall’assemblea delle liste civiche, organizzata dalla capogruppo Rosella Aristei, sono arrivate le sorprese meno gradite al Pd. In particolare la dichiarazione dell’ex sindaco Vannio Brozzi che, riconoscendosi punto di riferimento della sinistra locale, ha detto di «avere le mani libere» nelle scelte elettorali delle prossime amministrative. Perché, ha spiegato, lo scontento verso l’amministrazione comunale va ben oltre gli schieramenti politici. Una rottura con il suo partito di appartenenza il Pd, che ripropone lo scontro in atto da almeno 5 anni nel gruppo dirigente dei Ds. La sinistra dovrà risolvere la contrapposizione interna al Pd che riguarda esclusivamente i Ds, perché la Margherita locale rimane ancora oggi fuori del partito. Non è un caso che Brozzi abbia scelto la tribuna offerta dall’Aristei, che nel 2004 allora segretaria del partito decise clamorosamente di uscire dai Ds e presentare una propria formazione politica locale. Il sindaco Francesco Lombardi, che quattro anni fa vinse il confronto elettorale oggi ha rinunciato a ricandidarsi. La ‘palla’ ora passa ai suoi «luogotenenti».
m.s.

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