IL FESTIVAL
 I «GRANDI» :In arrivo Severino Portoghesi, Vattimo e il fotografo Oliviero Toscani
 
— BASTIA —
DA OGGI e per quattro giorni fino a domenica prossima con Oicos Festival 2007 Bastia si trasforma in un polo di attrazione culturale grazie alla presenza di personaggi famosi ognuno nell’ambito del proprio settore di competenza. Si è scelta la formula del Festival proprio perché oltre alla parola si affida all’immagine, alla musica e allo spettacolo per comunicare uno straordinario confronto di idee e di esperienze tutte incentrate sul «senso della Terra».
«Siamo al secondo anno dell’Oicos Festival e abbiamo il piacere di ospitare conferenzieri di fama e valore internazionale — ha dichiarato il presidente dell’associazione Paolo Ansideri —. Il nostro intento e soprattutto la nostra scommessa è quella di rendere Bastia luogo del mondo e in quanto tale capace di riflettere su argomenti di elevata statura».


FILOSOFI, ARCHITETTI, scrittori, uomini di religione, fotografi, artisti, scienziati e musicisti saranno gli esperti protagonisti di questo evento che ha l’ambizione di rendere il pubblico vero protagonista. Comincerà stamani al cinema Esperia alle 10 Paolo Portoghesi, architetto di chiara fama, cui seguirà l’ambientalista Fulco Pratesi, e in serata a conclusione della prima intensa giornata è atteso Oliviero Toscani, maestro d’arte e della fotografia. «Gli incontri delle diciannove conferenze in programma — ha spiegato Ansideri nella conferenza stampa — si uniranno ad un progetto culturale sicuramente inusuale, che trasformerà la piazza in un fulcro di sinergie originali». Il centro storico di Bastia è stato diviso in quattro aree tematiche: «Narra la terra», «Lingue e giochi dal mondo», «Mostre» e «Cucine dal mondo». Oltre alle mostre fotografiche ed artistiche il festival propone aree di particolare interesse per i più giovani; il laboratorio linguistico, le manipolazioni con la terra, la riproduzione dei fossili e la visita del lago artificiale che verrà ricostruito in piazza Mazzini. Il laboratorio «Lingue e giochi dal mondo», allestito in piazza Mazzini e piazza Umberto I, diventerà una scuola sperimentale di confronto tra culture diverse ed in particolare riguardanti lo spagnolo, il rumeno, l’albanese e l’arabo.


MA L’ATTRAZIONE del Fetival sono i personaggi che si alterneranno dal 21 al 24 giugno nelle conversazioni: Khaled Fouad Allam, Giulio Giorello, Antonio Pieretti, Mario Ruggenini, Emanuele Severino e Gianni Vattimo (Filosofia), Mario Cucinella, Francesco Dal Co, Paolo Portoghesi, Franco Purini (Architettura), Mohammed Abdel Qader, Ersilio Tonini, (Religioni), Achille Bonito Oliva (Arte), Carlo di Carlo (Cinema), Fulco Pratesi (Ambiente), Franco Cardini (Storia), Mario Tozzi (Geologia), Erri De Luca (Letteratura), Oliviero Toscani (Fotografia). «Il Festival — ha concluso Ansideri — ha scelto di estraniarsi dalle logiche di gradimento legate al mondo dei ritorni economici, per concentrare le sue forze nella speranza che i partecipanti all’evento subiscano la “fascinazione” del sapere».
m.s.

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