I nomi degli eletti come rappresentanti degli immigrati all’interno del consiglio comunale di Bastia Umbra


BASTIA UMBRA -I cittadini extracomunitari e apolidi residenti a Bastia Umbra hanno eletto domenica scorsa i propri rappresentanti all’interno della Consulta, per la prima volta istituita. Le operazioni di voto, nel Seggio allestito all’interno della sala consiliare, si sono svolte in modo regolare, con un afflusso continuo e ordinato.
Fra i tredici eletti (7 per l’Europa, 5 per l’Africa, 1 per le Americhe) compaiono anche quattro donne (erano in tutto cinque quelle che si erano candidate). Questi gli eletti, con i voti riportati e la nazionalità di provenienza: Deda Gjin 2 (albanese), Zopga Faslli 8 (albanese), Miladenovic Milorad 2 (Jugoslavia), Susanu Nicoleta Florentina 6 (Romania), Ribal Aurei 6 (Moldova), Moguilevskaia Natalia 4 (Russia), Dumbrava Silvia 2 (Romania), Koffi Dioulo Severin 21 (Costa d’Avorio), Hamri Rachida. 15 (Marocco), Eyavorho Omonigho LondU 4 (Nigeria), El Khanchouli Abderrahim 15 (Marocco), Abiti Mounaquer Ben Abdeli I (Tunisia) e Caiza Paguay Vidor Jesus 7 (Ecuador).
I votanti sono stati 103, pari al 13,17% degli aventi diritto.
“Un dato che può sembrare sottotono – è il commento del sindaco Francesco Lombardi – ma che invece è di tutto rilievo per un organismo consultivo che viene eletto per la prima volta, sperimentando una elezione vera e propria. Questo dato rappresenta la punta emergente di una realtà che deve essere meglio studiata, monitorata e capita. Con quest’iniziativa siamo riusciti per la prima volta a entrare nel linguaggio degli immigrati, cercando anche di comprendere insieme a loro possibili momenti di incontro. Il fatto che la componente dell’Africa abbia partecipato proporzionalmente in misura più massiccia – sottolinea il sindaco – è anche il segno di un bisogno ulteriore di partecipare alla vita cittadina superiore anche rispetto a coloro che provengono dai Paesi dell’est Europa, più vicini per cultura alla nostra realtà. Questa amministrazione – assicura il primo cittadino – intende far valere e far funzionare la Consulta, organismo attraverso il quale misurarsi sulle tematiche nuove del multi-culturalismo, ma anche sui problemi della città attraverso gli occhi da sensibilità dei cittadini stranieri. Ritengo sia stato dunque compiuto un ulteriore passo verso quel processo di condivisione delle nostre regole, del nostro ordine che è il presupposto per una convivenza fatta nel rispetto e nella civiltà”.
Da sottolineare il fatto che tra i tredici eletti appaiono quattro donne, una buona percentuale se raffrontata anche agli standard nostrani. Significativo il fatto che abbiano deciso di impegnarsi a livello istituzionale stranieri che rappresentano le nazionalità da cui proviene la maggior parte degli immigrati e quindi alle prese con le tematiche più delicate che meritano di essere portate all’attenzione della comunità di Bastia Umbra che oggi li accoglie.
Roldano Boccali

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