Eccellenza L’attaccante specialista in reti pesanti
Ha firmato il timbro decisivo anche a Orvieto
“Che emozione, ma il merito è della squadra”
Traguardo a un passo “La piazza se lo meriterebbe Per tifoseria, strutture e blasone”
l’attesa “Non vediamo l’ora di giocare l’ultima partita Speriamo di vincere per la nostra gente”
di Alessandro Ronci
BASTIA UMBRA Il Bastia è sempre più nel segno di Nicolò Stirati; 12 gol in stagione, alcuni dei quali pesantissimi come quello che ha regalato la vittoria domenica scorsa contro l’Orvietana. Gioca da esterno ma all’occorrenza ha fatto anche la punta. È al quarto anno di militanza a Bastia e ormai sembra attaccatissimo alla maglia. Insomma, un giocatore che sa farsi voler bene, soprattutto quando corre sotto la curva esultando con le braccia spalancate.
Cosa hai provato quando la palla si è insaccata nella rete? «Un’emozione grandissima, indescrivibile. È uno dei gol più importanti della stagione, ma non mi voglio assumere il merito. Il merito è di tutta la squadra, di chi mi ha messo in condizioni di farlo”.
È il gol più importante della carriera di Nicolò Stirati? “Non lo so, forse sì, ma io credo sia più corretto parlare di gol più significativo, piuttosto che più importante. Sicuramente è quello con maggiore significato nella mia carriera”.
Hai fatto una prestazione eccellente ma sei stato sostituito. Qualcuno ha raccontato che tu non l’abbia presa bene… “Si me lo hanno riferito, ma hanno capito male. Sono stato io chiedere il cambio, perché avevo un fastidio fisico e non potevo più continuare. Ero arrabbiato per questo, è un mese che non riesco a finire una partita per colpa di questo problema e mi dispiace parecchio”.
Potrai allenarti questa settimana o i tifosi del Bastia dovranno temere di fare a meno di te? “Mi allenerò senza problemi, è una cosa con cui convivo da un po’. Semplicemente ho un problema al ginocchio, quindi tendo a sforzare più l’altra gamba, ma così si sovraccarica di lavoro e mi vengono i crampi”.
Manca solo la sfida con il Pontevalleceppi, siete ansiosi o non vedete l’ora di giocarla? “Non vediamo l’ora di giocarla per chiudere questa pratica, per centrare la vittoria per la gente di Bastia. Speriamo di vincere e che venga tantissima gente”.
Sei arrivato in D quattro anni fa, quando la barca stava per affondare. Cosa significherebbe per te la vittoria del campionato e il ritorno in D? “Sarebbe una doppia soddisfazione sia per me che per la squadra. Penso a noi giocatori che militiamo da più tempo per questi colori, come Marchetti per esempio, ma anche al mister che ci guida da più di due anni. Ho vissuto una retrocessione dolorosa, e anche una finale play out per salvare almeno l’Eccellenza ed è per questo che sarebbe bellissimo vincere. E poi, parliamoci chiaro, il Bastia si merita la D, per la tifoseria che ha, per strutture e blasone. Per tutto questo sarebbe incredibile vincere il campionato”.
Per qualche momento è sembrato che la vittoria del campionato potesse arrivare già nella partita con l’Orvietana. Ci siete rimasti male? “Anche se sotto sotto ci stavamo sperando sapevamo che avremmo dovuto giocare fino all’ultimo. Nessuno nella settimana dopo la vittoria con la Subasio ha mai pensato che la pratica si potesse chiudere ad Orvieto. Già quando il Cannara stava pareggiando 1 a 1 sapevamo che avrebbe completato la rimonta perché sono una grandissima squadra”.
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