LA VERTENZA

BASTIA -ACQUE SEMPRE più agitate in seno alla Isa, l’azienda di Bastia, leader nel mondo nel settore dell’arredamento dei pubblici esercizi e della refrigerazione professionale. Le diatribe tra organizzazioni sindacali, nonostante gli appelli ad abbassare i toni, si fanno sempre più aspre.
Sul tavolo c’è sempre la famigerata questione della flessibilità, ma la frattura tra Cisl da una parte, Cgil e Uil dall’altra è ben più profonda e radicata.
«Si parla tanto di ricostruire l’unità sindacale — denunciano Paola Pietrantozzi della Cisl di Foligno e Bruno Mancinelli della Cisl di Bastia — intanto Cgil e Uil organizzano una manifestazione per venerdì e nemmeno ci invitano a partecipare. Siamo disposti al dialogo con le altre sigle su i temi più scottanti che interessano i lavoratori della Isa».
La Cisl, oltre che a mantenere alta l’attenzione sulla flessibilità (“che non può essere — viene sottolineato — un modo di camuffare ore di straordinario ma deve essere applicata secondo le regole”) chiede di sedersi al tavolo della concertazione per discutere di altre questioni:

«E’ NECESSARIA una ricognizione sui contratti a termine e sui criteri di assunzione dei lavoratori a tempo determinato. Altrettanto importante è avviare una fase di confronto per gestire il trasferimento dello stabilimento nella nuova sede di Ospedalicchio».
L.V.

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