BASTIA UMBRA – La vicenda Deltafina è la rappresentazione sintetica di cinque anni di amministrazione di centrosinistra. Nessuno dei nodi lasciati in eredità dalle passate amministrazioni è stato sciolto. Mi sorprendono le dichiarazioni del Sindaco e, in particolare del consigliere Pecci:
“Abbiamo approvato un piano che teneva conto delle istanze dei cittadini e che manteneva coerentemente le previsioni di prg, mantenendo i volumi a servizi, con possibile destinazione a scuola spesso strumentalizzata dalla destra, contenendo il commercio e la residenza. Il piano è stato condiviso dalla proprietà e dall’amministrazione comunale, che lo ha proposto in consiglio”.
Egli stesso, afferma che la condivisione c’è stata solo tra l’amministrazione e la proprietà, escludendo i cittadini.
Tante belle parole che mi inducono a chiedere alcune spiegazioni che spero qualcuno vorrà dare, non a me ma alla città, tenendo conto che la destinazione a scuole era stata sostituita da un supermercato e che se la Destra fosse stata in grado di strumentalizzare 5mila persone, la sinistra non sarebbe al governo della città da 45 anni.
E adesso le domande:
Se il piano teneva conto delle istanze dei cittadini, perché in 5mila hanno firmato contro e perché in tanti hanno partecipato ad una marcia di protesta? (Cosa mai avvenuta a Bastia in passato!)
Se le previsioni di PRG erano rispettate, perché la Provincia ha sempre rigettato la variante?
Se i volumi destinati a scuole erano preservati con che motivazione sono state raccolte le 5mila firme?
Capisco la delusione dell’ex capogruppo DS, ma l’evidenza è sotto gli occhi di tutti. Il tentativo di rendere economicamente sostenibile un progetto su un area di proprietà dei “soliti noti” che non volevano restare con il cerino in mano, ha prodotto tutto questo e oggi, un imprenditore chiamato ad intervenire perché rassicurato da promesse che non si potevano mantenere rischia di scottarsi.
Infine la dichiarazione di Bastianova sulla piscina è sconcertante, l’Eden Rock è stata demolita seguendo le direttive ed “è stata pienamente concordata con l’Amministrazione uscente che la ha prima prevista e poi autorizzata”.
Questo dimostra anche che Criscuolo è inadeguato a ricoprire la carica di Sindaco di Bastia. Oggi si domanda chi ha autorizzato la demolizione della piscina, e promette la sua ricostruzione, ma con quale credibilità? Per togliersi la curiosità chieda ad Erigo Pecci che è in lista con lui e gli chieda anche perché gli uffici comunali non sono intervenuti se la demolizione fosse stata fatta abusivamente. Dov’era quando i suoi amici decidevano tutto ciò? Chi lo sostiene oggi? Chi farà parte della sua giunta domani se verrà scelto dai cittadini? Può egli affermare di essere libero in futuro dai condizionamenti dei gruppi di potere che tutti conoscono, che hanno inserito i loro amici nelle sue liste e che sempre hanno anteposto i propri interessi personali a quelli della città?
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