Forse sette semafori sono troppi su quell’incrocio

BASTIA UMBRA – E’ uno degli incroci più a rischio di incidente della frazione di Costano, quello regolato dall’impianto semaforico in via Amendola. Dopo quello lieve avvenuto verso le sette del mattino di ieri (con i semafori lampeggianti), questa mattina, poco dopo le nove una fiat, con a bordo una coppia residente a Costano che si apprestava a svoltare a sinistra in via S. Elisabetta è stata colpita da un furgone che proveniva in senso opposto. L’urto è stato abbastanza violento ed ha provocato notevoli danni ai veicoli, ma fortunatamente non sembra aver creato gravi conseguenze agli occupanti, anche se la signora che si trovava di fianco al conducente della uno, ha subito alcuni colpi all’interno dell’auto rimanendo in stato di shock. Sul posto è arrivata un ambulanza del 118 che per precauzione e per controllare le reali condizioni fisiche della donna, l’ha portata all’ospedale di Assisi. Il traffico è stato regolato da una pattuglia dei Carabinieri, i rilievi sono stati effettuati dai Vigili Urbani di Bastia, mentre i vigili del fuoco di Assisi sono intervenuti sul posto per prevenire il pericolo di incendio dell’auto, scollegando la batteria che avrebbe potuto provocare un corto circuito incendiando possibili perdite di carburante dovute al violento urto.
Le molte persone accorse sul posto dalle case e dalle aziende che fiancheggiano la strada, hanno sottolineato la pericolosità di quell’incrocio che vede la confluenza di ben sette direttrici di traffico ognuna regolata da impianto semaforico (cinque provenienti da vie pubbliche e due da aree private). Trovare una soluzione è sicuramente molto complicato a causa del poco spazio a disposizione e la rotatoria di imminente costruzione all’uscita del centro abitato verso Passaggio di Bettona, pur migliorando la viabilità, avrà poco impatto sulla sicurezza dell’incrocio tra via Amendola e via S. Elisabetta. Al momento, l’unica soluzione attuabile è sollecitare una maggiore prudenza da parte dei conducenti, magari, intensificando e potenziando i già presenti segnali di pericolo.

Francesco Fratellini

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