Assisi: ecco la prima palazzina anti-terremoto — SANTA MARIA DEGLI ANGELI –  MENTRE il sisma in Emilia continua a seminare morte, distruzione e paura, parte il cantiere per la casa antiterremoto, in un territorio, quello assisano, che ha già patito esperienze simili.
NELLA CITTADINA della Porziuncola, in via San Bernardino da Siena, ha preso il via il cantiere per la costruzione di una palazzina residenziale sismicamente protetta grazie all’utilizzo di isolatori — a  corrimento a superficie curva — prodotti dalla Fip industriale di Padova, leader a livello mondiale nella predisposizione di simili dispositivi.Si tratta della a prima opera concepita con tale sistema in Umbria dove, invece, si è fatto ricorso, in alcuni casi, alla tecnologia legata agli isolatori elastomerici.LA  PALAZZINA, caratterizzata da 12 appartamenti e  da 400 metri quadrati di superficie commerciale al piano terra, sarà edificata dalla Di Fede costruzione, su progetto strutturale degli ingegneri Lorenzo e Riccardo Neri; il tempo previsto per la costruzione è di 18 mesi.«A tutt’oggi sono stati realizzati in zona solo edifici tradizionali antisismici, ma è giunto il momento di fare un salto di qualità realizzando strutture che non temono terremoti anche di forte entità al pari di Giappone, Nova Zelanda e Usa — spiega l’ingegner Riccardo Neri —. Infatti esistono moderne tecniche in grado di garantire un livello di sicurezza superiore; tra queste abbiamo scelto quella degli isolatori».Si tratta di dispositivi, posizionati tra il piano interrato e la struttura in elevazione, in grado di separare, in caso di terremoto, il movimento dell’edificio da quello del terreno, attenuando gli effetti di quest’ultimo.«LA PRESENZA degli isolatori permette, senza elevati costi aggiuntivi, contenuti in un aumento del 4-5%, un grado di sicurezza di gran lunga maggiore rispetto alle strutture fisse alla base — aggiunge l’ingegner Lorenzo Neri —, scongiurando morti, feriti, preservando gli edifici anche da danni secondari agli impianti, alle tamponature, ai soprammobili. Senza dimenticare anche la maggiore tranquillità che una struttura così concepita offre a chi abita in edifici come questi».
Maurizio Baglioni

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