Il Comune studia nuove forme di finanziamento


BASTIA UMBRA – Nell’ultima settimana dell’anno, l’amministrazione comunale di Bastia liquida la manovra finanziaria per l’anno 2008, con il voto favorevole dei consiglieri comunali del gruppo dei Ds e del gruppo del Pdci e con il voto contrario di 3 consiglieri del gruppo di Forza Italia.
“Tra i primi Comuni in Italia a presentare al dibattito del Consiglio comunale il bilancio di previsione per il triennio  2008-2010 , Bastia vuole guardare al futuro con le carte in regola per perseguire da subito gli obiettivi già individuati dall’amministrazione per lo sviluppo e la crescita della città più che mai unica nello scenario regionale”. Questo ha tenuto a precisare l’assessore al bilancio Claudio Boccali, che ha aggiunto: “Vogliamo essere parte determinante e strategica nelle politiche culturali e sociali, con interventi di supporto per famiglie, categorie sociali più deboli, giovani e anziani. Intendiamo attivare immediatamente investimenti strategici di cui la città ha bisogno per non penalizzare il proprio percorso di crescita, come nuove scuole e migliorie all’impianto viario, come sempre nel rispetto di quanto disposto dalla normativa nazionale in merito agli obiettivi di stabilità finanziaria. A tal fine – ha specificato Boccali -verranno attivate tipologie di finanziamento alternative all’indebitamento, che spazieranno dal reperimento di contributi regionali, all’apporto di capitali privati e all’alienazione o valorizzazione dei beni patrimoniali esistenti attualmente in disuso. Inoltre la solidità finanziaria del bilancio ci permette di finanziare in parte le opere relative all’edilizia scolastica e al recupero funzionale della ex chiesa di Sant’Angelo con una nuova forma di finanziamento introdotta dalla legge finanziaria 2007, l’imposta di scopo, agganciata alla base imponibile dell’Ici, con la quale il cittadino interviene direttamente al finanziamento delle opere pubbliche, in alternativa all’accensione di prestiti, consentendo per il bilancio comunale un rilevante risparmio in termini di interessi passivi”. Peraltro l’impatto di questa imposta, prevista nella misura dello o,5 per mille per cinque anni, sarà completamente assorbito, per quanto riguarda la prima casa, dall’ulteriore detrazione di imposta Ici pari al 1,33 per mille prevista dalla finanziaria 2008. La ferma volontà di mantenere ai massimi livelli la qualità e la quantità dei servizi offerti alla città e di non incrementare le tariffe per i servizi a domanda, quali le refezioni e i trasporti scolastici e gli asili nido, nonostante i costi ad essi connessi abbiano subito significativi incrementi, nonché la costante riduzione delle risorse provenienti dallo Stato, hanno purtroppo reso necessario l’adeguamento dell’aliquota Irpef, peraltro attuato già dal 2007 dalla gran parte dei comuni italiani”.
Roldano Boccali

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