Assisi, 55enne gravissima. Secondo la prima ricostruzione stava fumando. Il marito sporge denuncia
Assisi Ricoverata in ospedale fuma una sigaretta – secondo l’iniziale versione resa nota – sul terrazzo della sua stanza, ma le si incendiano gli abiti. E’ gravissima una donna di 55 anni – originaria di San Venanzo ma residente a Bastia Umbra – che dapprima è stata trasportata al Santa Maria della Misericordia di Perugia e poi si è pensato di spostarla al Centro Grandi Ustionati del Sant’Eugenio di Roma in condizioni definite molto critiche: secondo quanto si è appreso ha riportato ustioni di II e III grado sull’ottanta per cento del corpo. E’accaduto ieri mattina presto, intorno alle 4, in un reparto dell’ospedale di Assisi dove la donna era degente. A un tratto è scattato l’allarme antincendio facendo accorrere il personale sanitario. Medici e infermieri si sono trovati di fronte la donna con il pigiama letteralmente in fiamme. L’hanno soccorsa e le hanno prestato le prime cure, posizionandole sul corpo teli di cotone bagnato e mettendole una maschera di ossigeno. Le condizioni della signora sono apparse subito gravi. Così è stato disposto il suo trasferimento al Santa Maria della Misericordia. I medici del Pronto soccorso di Perugia, vista la situazione e le ustioni riportate alla donna, hanno chiesto la consulenza dei dermatologi. Alla luce dell’estensione delle bruciature il dottor Francesco Lanza della struttura di Dermatologia del Santa Maria della Misericordia che ha prontamente provveduto ha contattare il Centro Grandi Ustionati del Sant’Eugenio di Roma. Ma per l’insorgere di alcune complicanze la donna non è potuta essere trasferita. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la donna, stava fumando una sigaretta quando le avrebbe preso fuoco un lembo del pigiama. Da lì le fiamme l’avrebbero avvolta. All’ospedale d Assisi, per gli accertamenti del caso, sono intervenuti anche i carabinieri del Comando Compagnia di Assisi – diretti dal tenente colonnello Marco Vetrulli – che hanno sentito personale e testimoni per chiarire la dinamica di quella che sembra essere una tragedia in corsia. Intanto il marito della paziente – assistito dall’avvocato Gianni Dionigi – ha sporto denuncia presentandosi negli uffici del posto fisso di polizia del Santa Maria della Misericordia. L’uomo, assistito dal legale, ha spiegato agli agenti che la moglie era ricoverata da metà ottobre nel Reparto di lunga degenza dell’ospedale di Assisi per una gravissima patologia e di essere stato contattato intorno alle 5 della mattina da una donna, una badante che svolge servizio in quel reparto che lo informava che era accaduto qualcosa alla moglie. «Dopo appena tre minuti – spiega l’uomo – ricevevo la telefonata di una donna che diceva di essere il capo sala della struttura che mi riferiva che mia moglie era stata portata al pronto soccorso, anche in questo caso chiedevo di conoscere come fosse accaduto ma anche questa interlocutrice mi rispondeva che non poteva parlare al telefono e mi invitava a recarmi all’ospedale di Assisi». L’uomo, ha spiegato inoltre che sua sorella, dopo l’accaduto, è andata all’ospedale di Assisi notando che il letto della stanza numero 3 dove era ricoverata la cinquantacinquenne non c’era più. Il marito, residente a Bastia Umbra, ha chiesto che venga fatta chiarezza sull’accaduto e sui possibili responsabili
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