BASTIA UMBRA-SUL PROGETTO dell’impianto a biogas per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, presentato al pubblico di Bastia Umbra a fine dicembre, il dibattito è ancora aperto. Il sopralluogo, voluto dalla società che propone l’impianto da realizzarsi sul territorio di Costano a ridosso del depuratore fognario, in un impianto a Cremona dalle caratteristiche identiche, nei primi giorni del 2012, ha chiarito le idee degli amministratori comunali e di quanti hanno preso parte alla visita, ma non ha detto la parola fine sulla vicenda. Anche perché fervono le iniziative di un comitato locale deciso a dare battaglia, il Pd contrario minaccia di fare ricorso ad un referendum e anche Sel, Sinistra ecologia e Libertà, prende una posizione critica.

L’analisi per il Sel, di Ernesto Pettirossi della segreteria del partito a Bastia, utilizza toni pacati, ma non esita a sollecitare l’amministrazione Ansideri ad aprire una fase di ulteriore riflessione. Gli argomenti adottati in questo documento fanno riferimento al fatto che l’area di Costano è stata anche nel recente passato oggetto di pesanti inquinamenti ambientali, in particolare da allevamenti zootecnici, e che numerosi pozzi privati sono ancora inquinati e non utilizzabili. Inoltre, per Sel, che pure si dichiara favorevole alla produzione di energia da fonti rinnovabili, è il contesto in cui verrebbe a calarsi il nuovo impianto che dovrebbe sconsigliare investimenti di questo genere.
Il problema, a questo punto, è che la decisione non è di competenza comunale, e l’inasprimento delle polemiche, se non ricondotte nell’ambito della normativa vigente, potrebbe complicare anziché facilitare una soluzione del problema.
m.s.

 

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