Operazione della polizia in un laboratorio di maglieria. A Bastia 39enne perseguitava la ex

ASSISI – Un laboratorio di maglieria gestito da cittadini di nazionalità cinese è stato scoperto dalla polizia sulle montagne di Assisi: due gli arresti per violazione della legge sull’immigrazione e due denunce per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Un tricolore sul cancello d’ingresso serviva a segnalare ai furgoni in arrivo la presenza del laboratorio all’interno di un anonimo casolare, in località Pieve San Nicolò, in una zona particolarmente impervia. All’alba di oggi, personale del commissariato della polizia di Assisi e della polizia provinciale ha fatto irruzione nel casale, dove da alcuni giorni era stata notata un’intensa attività, protratta anche oltre la mezzanotte. Nell’immobile, al piano terra era stato allestito il laboratorio di maglieria in cachemire. I lavoratori, nove persone tutti cinesi, alloggiavano nelle stanze del piano superiore. Due giovani operai, che non avevano rispettato precedenti provvedimenti di espulsione, sono stati arrestati e domani verranno processati con rito direttissimo. Altri due connazionali sono stati denunciati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Una donna del gruppo è stata infine raggiunta dall’ordine del questore di Perugia a lasciare il territorio nazionale.
In manette per stalking.

I militari della Stazione di Bastia Umbra hanno arrestato un napoletano 39enne residente a Bastia per atti persecutori nei confronti della ex-moglie. L’uomo è accusato di numerose vessazioni nei confronti della donna dall’aprile 2010 ad oggi. L’uomo, ora agli arresti domiciliari, in alcune occasioni aveva aggredito anche un parente della donna che era intervenuto in difesa della stessa.

di MATTEO BORRELLI

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