ASSISI LA BINETTI AVEVA CONTESTATO LA SUA SCELTA  POLEMICHE nell’Udc, prove di dialogo nel centrosinistra. Antonio Lunghi, neo vicesindaco ed esponente storico dell’Udc, controbatte alle ‘bacchettate’ di Paola Binetti, commissario per l’Umbria dell’Unione di centro, che ha rimarcato come la scelta di Lunghi e del consigliere Francesco Mignani di allearsi con il Pdl sia a titolo personale.
«L’onorevole Paola Binetti non conosce affatto la storia del nostro partito ad Assisi altrimenti non avrebbe affermato che la mia decisione, insieme a quella di Francesco Mignani, è una scelta tattica e non politica maturata in queste due ultime settimane — dice Lunghi —. Da circa due anni sostengo la necessità di riaprire un dialogo costruttivo con il PdL della città che si era interrotto per motivi politici nel 2006».
Lunghi ricorda anche un accordo del 2009 con il Pdl, sostenuto dalla stragrande maggioranza degli iscritti e il fatto che, pur essendo commissario del partito per Assisi, nessuno gli abbia chiesto le dimissioni.
«Ritengo che le giuste scelte del partito a livello nazionale non possono calarsi tout court a livello locale — conclude Lunghi —. Binetti prima di parlare sulla stampa avrebbe dovuto convocare gli iscritti e vedere qual è la strada più giusta da intraprendere. Ricevere diktat è la peggior cosa che può accadere ad un partito come il nostro radicato sul territorio e che ha sempre creduto che la base assuma un valore assoluto. In questo modo la Binetti si assume una responsabilità gravissima: distruggere un partito che ha ben lavorato. E il mondo cattolico vicino a noi non capirebbe affatto».
NEL CENTROSINISTRA, la proposta di Carlo Cianetti («Buongiorno Assisi!») di andare ad un chiarimento a livello di coalizione, trova favorevole il Pd da tempo in panne nel tentativo di individuare un candidato sindaco; seppur con qualche puntualizzazione. «Anche noi riteniamo che sarebbe utile un chiarimento tra tutte le forze del centrosinistra che elimini ogni rigidità per individuare una soluzione unitaria, dopo i tentativi infruttuosi,di convergere sulle proposte reciprocamente avanzate» dicono Mariano Borgognoni ed Edo Romoli, coordinatori del Pd di Assisi. «In questo senso, però — aggiungono —, i nostri interlocutori non sono singoli candidati ma i rappresentanti delle forze politiche, ognuna delle quali forma le sue decisioni attraverso momenti di partecipazione democratica e opportuni organismi dirigenti».
M.B.  
 Nazione-2011-02-13-Pag13
 

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