Due manifestazioni per San Rocco, pro e contro
Si è rischiato lo scontro: volevano bloccare uno striscione
BASTIA UMBRA (VA.) – Si è rischiato lo scontro ieri pomeriggio durante la manifestazione in via San Rocco. Francesco Fratellini, il coordinatore di Fi, all’interno del comitato scuole ex Deltafina che ha organizzato la protesta, racconta che “attimi di tensione hanno preceduto l’inizio delle dichiarazioni”, in quanto “un gruppo di residenti di Borgo Primo Maggio capeggiati da esponenti della maggioranza che amministra Bastia volevano impedire ai manifestanti di appendere uno striscione dal lato del loro quartiere”. Forte la reazione del capogruppo delle Liste civiche Rosella Aristei: “E’ stata una tentata contromanifestazione – ha dichiarato – che ha usato toni aggressivi e, a differenza di noi che abbiamo chiesto i permessi del caso, è stata fatta senza autorizzazione, con modi indegni in un confronto democratico”. Fortunatamente tutto è finito bene, e alla fine il presidente del comitato Sergio Zocchetti ha potuto cominciare il suo intervento. Zocchetti ha ricordato che i comitati cittadini “sono a favore di questo sottopasso, ma non di questo tipo di piano che, come dimostrano i progetti, va a distruggere quasi tutto il verde pubblico e a creare una viabilità complicata che non riuscirà a sopportare il traffico che sarà causato dalle nuove funzioni previste nell’area ex Deltafina”. Massimo Mantovani, consigliere regionale e comunale Fi, ha ribadito che il sottopasso si può fare, ma a condizione che sia “meno invasivo, limitando il sottopasso di San Rocco al solo transito dei pedoni e delle biciclette, senza andare a stravolgere questa area che ormai ha assunto una propria fisionomia, con i palazzi, i giardini, un campo sportivo e una scuola”.
La Aristei ha a sua volta denunciato come “questo sottopasso non riuscirà a sopportare tutto il traffico che ci sarà” e del segretario Udc Repola, che si è chiesto “perché questa amministrazione ha voluto prevedere prima questo sottopasso e non quello di via Irlanda”. In chiusura, il comitato ha ricordato la prossima iniziativa, un’assemblea indetta per il 22 novembre dal titolo “Quale futuro?”.
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