BASTIA PRESTO IL DEBUTTO DELLA STRUTTURA
UN PASSO avanti sulla strada dell’integrazione e della comprensione reciproca nella comunità locale è quello compiuto con l’istituzione della Consulta comunale dei cittadini stranieri, che è stata insediata domenica scorsa dal sindaco Francesco Lombardi. Gli 11 rappresentanti in seno al nuovo organismo, provenienti da vari Paesi europei fuori dell’Unione, dall’Africa all’America Latina, hanno eletto un marocchino alla presidenza, El Khanchouli Abderrahim, e un albanese alla vice presidenza, Zoga Faslli. E’ intenzione dell’amministrazione comunale mantenere all’interno della Consulta anche i due rappresentanti romeni, che dal 1 gennaio sono diventati cittadini dell’Unione Europea. «E’ l’avvio di un dialogo istituzionale — spiega il vicesindaco Nadia Cesaretti, assessore alla Politiche sociali — che tuttavia non dovrà rimanere solo un rapporto formale, ma rappresentare un lavoro comune per tessere nuovi e solidi rapporti di coesione nella comunità locale». La bassa partecipazione al voto lo scorso ottobre si ritiene che non debba influire sulla quantità ed intensità del lavoro affidato alla Consulta. Si comincia a costruire, pur tra difficoltà ed inevitabili incomprensioni, una rete di relazioni in cui i cittadini stranieri saranno chiamati ad essere parte non marginale. Si farà sentire attraverso questo organismo la voce di tutti gli stranieri che a Bastia operano e vivono. «L’esigenza di conoscersi reciprocamente — rileva il vicesindaco — non riguarda solo il rapporto tra italiani ed immigrati, ma anche gli stranieri tra loro, secondo le diverse nazionalità e culture».
IL PRIMO obiettivo da concretizzare sarà l’apertura di uno Sportello, che aiuti gli stranieri a compilare domande, interpretare le leggi, consentire l’effettivo esercizio di tutte le forme di partecipazione.
m.s.
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