Lunedì riunione a Roma per decidere la linea del partito alle regionali


Spunta la candidatura dell’ex Ds Rossella Aristei a presidente


PIERPAOLO BURATTINI


PERUGIA – Se i socialisti di Gianni De Michelis in Umbria appoggeranno il centrodestra e di conseguenza il suo candidato Pietro Laffranco o invece sceglieranno la strada di un terzo polo autonomo con un proprio candidato e magari qualche
compagno di viaggio, lo deciderà lo stesso segretario nazionale lunedì mattina a Roma. Per questa data infatti lo stesso De Michelis ha convocato il segretario regionale Stefano Moretti, il coordinatore provinciale di Perugia Marcello Ramadori, quello di Terni Fabio Moscatelli e con loro Aldo Potenza, per decidere il da farsi. Il segretario regionale Moretti è il capofila della linea “stiamo con la Cdl nonostante i tanti mal di pancia”, mentre gli altri preferirebbero una scelta autonomista. Nessuno dei due schieramenti è disposto a mollare di un centimetro, e se Moretti fa sapere che davanti a una scelta “autonomista” del partito è pronto a farsi da parte pur di non imbarcarsi in un avventura che non condivide, la stessa musica viene suonata sull’altro versante. “Se il partito decidesse – dichiara Marcello Ramadori – di correre insieme al centrodestra appoggiando Pietro Laffranco lo farà senza di me e senza molti altri compagni”. Ma gli “autonomisti” nel frattempo che il nodo venga sciolto, non hanno perso tempo nel tessere la tela delle probabili alleanze. Sembra ormai certo che nel progetto possano confluire le liste civiche di Spoleto, Orvieto e Spello ma anche quella di Bastia capitanata dall’ex Ds Rossella Aristei.
Non solo, a proposito dell’Aristei, gli esponenti umbri del garofano di De Michelis da giorni stanno prendendo in seria
considerazione l’ipotesi di candidarla alla presidenza della Regione. Come non è escluso che alla fine insieme alle liste civiche possano essere della partita anche i Radicali. Senza contare che in un quadro di questo genere gli “autonomisti” di
Ramadori e Potenza non danno per persa la possibilità che dopo il diktat posto dai Ds nei loro confronti all’ingresso nella coalizione di centrosinistra, alla fine Unità socialista di Signorile rappresentanta a livello regionale dal consigliere Moreno Finamonti possa rompere gli indugi ed entrare nel cartello elettorale. Ma prima di tutto si tratterà di capire in Umbria quale strada intende far prendere al suo partito l’ex ministro degli Esteri. Novità di rilievo anche sul versante della Casa delle libertà: in un primo momento si è pensato a un listino composto da soli esponenti di partito, ma il candidato presidente Laffranco sembra più propenso a puntare su un listino composto invece da esponenti della società civile. Personalità del mondo industriale e accademico, tanto per intenderci. E per questo sarebbero scesi in campo anche i vertici nazionali per convincere i dubbiosi.

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