VA IN SCENA domani alle 21,30 al Piccolo Teatro degli Instabili di Assisi “L’amante” di Harold Pinter, con Elena Bucci e Marco Sgrosso (foto). Accanto alla collaudata indagine di rilettura dei grandi testi ‘classici’, lo spettacolo riscopre l’autenticità di parole più vicine a noi nel tempo. Harold Pinter, spietato rivelatore di vuote convenzioni e di confortanti assurdità, soprattutto laddove siano mascherate da un’apparente tranquilla normalità, con il suo sguardo lucido e crudele allude a una più vitale possibilità di esistenza, ribaltando moduli e formule della comunicazione. Siamo di fronte a un’apparentemente felice coppia borghese che gioca al suo interno tutti i ruoli, ammettendo la possibilità disorientante della compresenza di diverse identità in ognuno di noi. Con folgorante rapidità, in una successione esilarante di quadri dal sapore leggero, il gioco delle relazioni e delle identità si definisce attraverso segni netti e ironici arricchendosi di toni via via più scuri ed inquietanti. Costretti in uno spazio senza uscite, se non quelle fittizie di un perimetro che si riavvolge su se stesso, Richard e Sarah devono affrontare la verità mutevole e sfuggente del loro essere insieme. Affrontando questo testo denso di trappole sottili, che coniuga in perfetta eleganza di stile teatro, cinema e radiodramma, intrecciando tagli ironici e tragici, ci si interroga sul mistero dell’attrazione, della noia, dell’amore, della complicità. E del pericolo sempre sotteso al tentativo di costruire un legame unico e inscindibile che, in bilico tra verità e menzogna, può generare un’alleanza? una prigione? un rifugio? un trampolino? In assenza di risposte univoche, resta la bellezza del viaggio.  
 

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