Urgenti interventi di migliorie dopo le promesse in campagna elettorale

BASTIA UMBRA – Il percorso verde di Bastia Umbra necessita di migliorie. Le strutture esistenti studiate per l’arredo delle aree verdi che insistono lungo l’area sono già meta di genitori e bambini in cerca di svago e, proprio per questo motivo, alcune zone andrebbero messe in uno stato di maggior sicurezza. L’attuale amministrazione comunale, guidata dal sindaco Stefano Ansideri, ha fatto dell’argomento uno dei suoi cavalli di battaglia durante la campagna elettorale, anche in merito all’assidua frequentazione del luogo di molti sostenitori dell’attuale coalizione al governo, come Gianluca Ridolfi, rappresentante in consiglio comunale della lista civica dei Giovani Bastioli. Più volte, infatti, è stato segnalato lo stato di trascuratezza relativamente a alcuni tratti del percorso verde che costeggia il fiume Chiascio, a proposito della raccolta dei rifiuti e, soprattutto, dell’illuminazione e della superficie che ricopre il ponticello che collega la sponda a cui si accede dalla via Rivierasca a via del Mec Purtroppo, però, i problemi riguardano anche la messa in sicurezza delle sponde del fiume che, proprio recentemente, sono tornati prepotentemente a far discutere l’opinione pubblica Ovvio è che molti cittadini si recano quotidianamente lungo il corso d’acqua, proprio per goderne del contatto quasi diretto, e soprattutto i genitori che si recano con i propri figli a trascorrere ore di spensieratezza sul fiume potrebbero desiderare di vederne l’accesso anche solo parzialmente controllato; non solo. Proprio al di sotto della parte del ponte che consiste nel prolungamento di via Firenze, il percorso verde è costeggiato da un’area d’artigianato, completa di produzione e stoccaggio; il piazzale non risulta essere recintato in alcun modo, rimanendo accessibile ai visitatori della zona verde. La mancanza di demarcazione del confine potrebbe comportare il rischio che qualche gioco avventuroso si trasformi in situazione di pericolo, come anche che qualche vandalo re-chi danni materiali all’azienda stessa. Alberta Gattucci

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  • …………..Proprio al di sotto della parte del ponte che consiste nel prolungamento di via Firenze, il percorso verde è costeggiato da un’area d’artigianato, completa di produzione e stoccaggio; il piazzale non risulta essere recintato …………..MA CHE MODO DI SCRIVERE!!!!!!!!.VABBè EN CAPITO, ACETO DATTE DA Fà E RECINTA , MA MI RACCOMANDO IL DISEGNO, CE VOLE EL GEOMETRO!!!!

  • La tutela del Chiascio e il suo ambiente è a carico della Provincia di Perugia, in quanto territorio del “DEMANIO”…In questi ultimi tempi si stanno facendo dei lavori, di sistemazione delle sponde e il dragaggio differenziato dei fondali; l’inverno, il tempo piovoso, hanno creto molti ritardi, io personalmente NON sono d’accordo sul tipo di intervento che modificherà sensibilmente l’ambientazione che (Come risulta, da progetto visionato in comune) verrà realizzato dalla Provincia… La motivazione che ha addotto, ha il precico intento di sistemare e migliorare tutto il percorso verde dal Ponte di Bastiola, fino a Costano. Pertanto ogni proprietà privata, che si affaccia sul percorso e sul Chiascio per logica di equità estetica ambientale, deve (dovrebbe) adeguarsi al meglio.

  • Stiamo parlando sempre di situazioni ereditate dai compagni.
    Il percorso verde non sorride piu?, ma è da tempo che non sorride allora, l’attività è in quello stato dalla nascita del percorso, e allora??
    Il percorso verde non sorride piu, non sorrideva nemmeno prima.

  • a me mi sebra che gl’ unci che non sorridono più sono i compagni

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