Chissà quale artificiere darà alla stampa simili informazioni circa la santabarbara del PD bastiolo.
Mi viene pensato che c’è qualcuno a cui da molto fastidio la determinazione e le tranquille certezze che la dirigenza del PD porta avanti senza affanni e timori.
A me sembra che si sia arrivati ad una conclusione logica e per noi scontata di rinnovamento dei metodi, non più scontri nelle segrete stanze,  bensì un aperto confronto con la città per la scelta del futuro  primo cittadino.
Non c’è nessun conflitto tra ex DS ed ex Margherita, ma tra PD ed ex Margherita, il che è ben diverso.
Certo chi non era abituato a questa trasparenza gli sembra impossibile che altri possano riuscire a trovare le stesse soluzioni con mezzi più efficaci e meno distruttivi, ma forse non è questo, la verità potrebbe essere una altra, ovvero che stavolta chi decide non sono i soliti noti, spavaldi e sicuri del fatto loro,  ma una massa silenziosa di uomini e donne che per troppo tempo sono stati nell’ombra.
Finalmente, quello per cui il Partito Democratico è nato viene messo in pratica, questo non è altro che il nastro di partenza, che il “pontiere” Mignini verrà a tagliare, soddisfatto di quanto avviene sulle rive del Chiascio, visto che è stato lui a professare per mesi questo “modus operandi”.
Noi siamo tranquillli e convinti di aver fatto un buon lavoro per la democrazia e la trasparenza, come siamo certi che di questo la gente ci premierà, anche se nella PdL c’è Stefano Ansideri, un uomo sicuramente onesto, ma scelto in una stanza da poche persone.
E alla fine se il centro sinistra sarà sconfitto lo dovrà solo e soltanto a chi, per mesi, si è adoperato in un attacco fratricida per indebolire il fronte del nuovo, solo per poter arrivare in tempo ed essere il salvatore che alla fine rimette tutto a posto, ma il tempo dei personalismi è finito, sarà solo il popolo che deciderà con assoluta libertà.


Roberto Capocchia

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