Verso il voto Gli alleati restano coalizzati su Cianetti e aspettano
Scelta del candidato in alto mare anche dopo la riunione di lunedì sera
Spuntano il nome di Timi e l’ipotesi di uno slittamento delle primarie
ASSISI – Mentre nel centrodestra, dopo aver messo al proprio posto le “tessere” dei vertici del Cst e dell’ente Calendimaggio, il sindaco Claudio Ricci avrebbe in tasca anche il nome del vice sindaco (i nomi più quotati rimangono quelli dei consiglieri centristi), a meno tre giorni dalla scadenza per la presentazione alle primarie, il Pd è ancora senza candidato. Non sarebbe peregrina, quindi, l’ipotesi che i democratici chiedano un ulteriore rinvio alle consultazioni previste per il30 gennaio. Lunedì sera il Pd si è incontrato a Santa Maria degli Angeli per una riunione definita dai partecipanti “franca” (a tratti ai limite del brutale, a dire il vero) ma ancora una volta non conclusiva: abbandonato Marco Settimi, si fa il nome di Marco Timi, che domani (quando si svolgerà l’ennesimo incontro) dovrebbe dare o meno la sua disponibilità. Il nome è stato gradito da tutti i membri del coordinamento comunale, ma sono in molti a pensare che la sua risposta sarà negativa: già candidato alle provinciali una decina d’anni fa, recentemente Timi ha rifiutato di correre sia per le provinciali che per le regionali. Se confermato, il no comporterebbe un nuovo giro di candidati, a un giorno e mezzo dalla scadenza dei termini per la presentazione alle primarie, a meno che chi sta tentando di raccoglie le firme (si fanno i nomi di Adriano Tofi ed Edo Romoli) non abbia successo nel raggiungere quota 175. Il Pd si divide dunque in quattro linee di pensiero: chi, forte dei numeri del partito, vuole comunque le primarie; chi non le vuole per niente; chi vorrebbe chiedere un ennesimo rinvio per consultazioni che siano eque o per trovare un altro candidato se Timi dicesse di no; chi spera che il nome del medico sia in grado di mettere d’accordo tutto il centrosinistra per passare le primarie. In realtà, pur stimando Timi, è improbabile che Idv, Prc, Sel e la Mongolfiera, al di là dei proclami di facciata, si ritirino in buon ordine senza fare le primarie. Più probabile che si acconsenta a uno slittamento, per dare tempo al Pd di trovare un candidato alternativo, o a Timi di raccogliere le firme e stilare un programma. “Idv, Prc, Sel e la Mongolfiera – l’annuncio che campeggia in bella vista sul blog della lista civica, nel quale si annuncia anche una conferenza stampa per sabato – hanno ribadito con unanimità di accenti il pieno sostegno a Carlo Cianetti e di voler rispettare il percorso concordato con il Pd, scegliere il candidato unico del centrosinistra attraverso le primarie fissate per il 30 gennaio. Ci auguriamo che il Pd mantenga fede ai patti sottoscritti poiché l’unità del centrosinistra è condizione fondamentale per la vittoria delle elezioni”.
Flavia Pagliochini

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