Il Pd celebra il 2 giugno – Festa della Repubblica


Il 2 giugno è il giorno in cui, nel 1946, gli italiani e, per la prima volta, le italiane, con un referendum votarono scegliendo la Repubblica ed eleggendo l’Assemblea Costituente, organo che scrisse la Costituzione Italiana. Fu la prima tornata elettorale a vero suffragio universale, in quanto per la prima volta nella storia del paese andarono alle urne anche le donne.
L’esito del referendum istituzionale sanciva definitivamente la scelta degli italiani, compiuta con responsabilità e coraggio, di costruire una repubblica democratica dalle ceneri del regime fascista e della monarchia, sua complice, che avevano trascinato il Paese in un ventennio di feroce dittatura e infine nel baratro della guerra. Nel lasciarsi alle spalle un passato così carico di errori e di drammi, i cittadini italiani gettavano le fondamenta per un futuro di democrazia e libertà e, così facendo, rendevano l’omaggio più bello a tutte le donne e gli uomini che avevano combattuto a rischio della propria vita nelle file della Resistenza durante i lunghi mesi dell’occupazione nazifascista.
Questa è la festa dei principi di democrazia, libertà, uguaglianza, solidarietà sociale, che sono sanciti nella nostra Carta Costituzionale nata dallo spirito di grande collaborazione e senso di responsabilità che prevalse tra le forze politiche all’indomani della devastante seconda guerra mondiale.
Nel celebrare la Festa della Repubblica non possiamo che richiamarci al valore ed al significato del dettato costituzionale enunciandone quelli che sono i “principi fondamentali” racchiusi nei primi quattro articoli della Costituzione Italiana:
Art. 1. L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione
Art. 2.
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art. 4.
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.


Il 25 aprile, il 1° maggio e il 2 giugno sono date vicine nel tempo e vicine anche politicamente e idealmente. Per questa la ragione il Partito Democratico di Bastia, in forma politicamente simbolica, pubblica questo pensiero rivolto a tutti i cittadini per ribadire con forza il valore di questa ricorrenza, madre della nostra repubblica e della nostra Carta Costituzionale. Una Costituzione che mantiene, a tanti anni di distanza, la sua straordinaria freschezza, la sua grande vitalità democratica, il suo essere riferimento morale per l’unità nazionale e per i valori condivisi dal nostro popolo. Una Costituzione che è a misura di comunità e che il centro destra sta cercando di modificare a vantaggio di chi?
A nostro avviso il modo più efficace per ricordare il valore di alcune date storiche non è quello della sola celebrazione rituale, ma la riscoperta dei valori che sono alla base verificandone l’attualità nel nostro contesto storico sociale.
Questo lavoro sulla memoria è ancora più necessario visto che sono in campo tentativi di carattere culturale e politico di annullare queste fondamentali verità, la memoria di quei fatti, il valore che ebbe la lotta di Liberazione. Non è tanto il tempo che ci separa dagli avvenimenti di oltre sessant’anni fa a segnare di per sé un processo di lontananza da quei fatti, quanto l’uso che viene fatto del tempo che passa, che non viene utilizzato per diffondere valori condivisi, ma per ripartire da una falsificazione e da una mistificazione della nostra storia.
Tra pochi giorni ci appresteremo a votare per le elezioni amministrative ed europee e nel ricordo di questo diritto – dovere civile invitiamo tutti a recarsi alle urne per esprimere il proprio voto, segno di democrazia e libertà.



Lorella Capezzali – Segreteria PD

 


Il candidato del centro-sinistra, Antonio Criscuolo, in accordo con l’amministrazione comunale uscente e con il presidente dell’Umbriafiere, Lazzaro Bogliari, conferma il suo impegno personale a favore dello sport. In attesa della realizzazione di un nuovo palazzetto e con pochi e semplici sistemi è possibile utilizzare la struttura dell’Umbriafiere per le attività sportive presenti sul territorio. In maniera particolare saranno i locali del Maschiella a poter divenire una sede adatta ad ospitare gli incontri del campionato italiano di volley per la prossima stagione. A tale scopo è stato  individuato come facilmente adattabile il padiglione n.7 del centro fieristico regionale al quale andrebbero effettuati degli interventi minimi e comunque temporanei. Anche i dirigenti dell’affermata società sportiva bastiola hanno accolto di buon grado la notizia e considerano la disponibilità data come un segnale per una fattiva collaborazione con la nuova amministrazione comunale. Gli spazi dell’Umbriafiere, infatti, possono facilmente prestarsi a numerose attività compresi gli eventi culturali e ricreativi. 

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