Moreno Della Mora ha salvato il figlio di 6 anni dalla piena, la casa invasa
Dispertazione a Bastia: “perso tutto, per la furia del torrente Tescio
L’EMERGENZA
ASSISI Notte e giorno passati a spalare il fango dal seminterrato. Dopo aver resistito, con il figlio Alexander di 6 anni in braccio, alla corrente del Tescio che ha tentato di trascinarli via. Moreno Della Mora non ha più smesso di lavorare per liberare il fondo della casa di Campliglione allagato che ospita, tra le altre cose, preziose moto e vespe d’epoca. La notte, con l’aiuto delle pompe idrovore dei vigili del fuoco, l’ha passata ad aspirare l’acqua, poi ieri, grazie anche alla Protezione civile, il lavoro si è concentrato sulla rimozione della melma depositata.
«Ci vorranno settimane – dice sconfortato il papà eroe – per ripulire la casa dal fango». Nessuna traccia invece della sua macchina strappata via dalla furia del Tescio. Stessa sorte è toccata al vicino, con gli scantinati allagati e addirittura un pezzo di recinzione portata via dalla piena insieme alle arnie con le api.
MAI VISTO
Una donna di Bastia, la cui casa è stata invasa dall’acqua, cede alla disperazione: «In quarant’anni che abito qui non ho mai visto una cosa del genere. Ho perso tutto: i vestiti, i soprammobili, i piatti, i bicchieri, gli elettrodomestici, non ho più nulla». Un disastro scatenato dalla bomba d’acqua di venerdì: secondo i dati della Regione, in un’ora e dieci minuti sono caduti tra i 120 e i 150 millimetri di pioggia come rilevato dalla stazione di Armenzano. E se ad Assisi i danni sono stati più di carattere idraulico, interessando il letto del torrente, gli argini e i campi, a Bastia sono state colpite le prime abitazioni sotto il ponte di Bastiola, alcune in via Firenze, oltre alle case all’inizio dell’abitato di Campliglione. Il Tescio è esondato in più punti, in particolare a Pian della Pieve e a valle nella zona del Bosco di San Francesco, invadendo i campi e aree limitrofe e trasportando tronchi e alberi. Poi la piena si è riversata su Bastia.
IL TESCIO
Un’esondazione del Tescio di tale portata non si verificava da almeno 60 anni. Tanta la paura, ma non ci sono state conseguenze alle persone e i danni alle cose si limitano ad alcuni allagamenti dei piani bassi di alcuni edifici. Non ci sono stati casi di evacuazioni, nessun disperso, tutte le persone sono al sicuro. Ci sono frane e smottamenti localizzati su strade comunali che costeggiano il torrente. Ci sono ingenti danni alle aree dove il fiume ha esondato e per smottamenti in montagna in particolare alle strade.
Nella serata di venerdì anche il prefetto di Perugia Armando Gradone e il questore di Perugia Giuseppe Bellassai si sono recate nelle zone colpite dal maltempo per constatare la situazione. Secondo il responsabile regionale del Governo del territorio e della Protezione civile, Stefano Nodessi Proietti, non risultano situazioni di allarme e di emergenza. I volontari sono impegnati nel ripulire dal fango scantinati ed edifici che si erano allagati.
VIGILI DEL FUOCO E PROCIV
Le idrovore dei vigili e della protezione civile sono state impegnate nella notte, in particolare nella zona di Bastia Umbra e ad Assisi, dove si era allagato anche il reparto di radiologia dell’ospedale. Al riguardo il capogruppo della Lega in consiglio regionale Stefano Pastorelli annuncia di voler chiedere formalmente le dimissioni di tutti i responsabili che non hanno recepito le eventuali istanze della dirigenza: «Da anni ogni volta che piove si verificano delle infiltrazioni d’acqua nel reparto. Vigileremo affinché si provveda quanto prima a nuove nomine». Intanto il sindaco di Bastia umbra Paola Lungarotti tiene a precisare che se non ci fossero stati i lavori di consolidamento degli argini del Tescio, tuttora in corso di esecuzione, le conseguenze sarebbero state decisamente peggiori. Le paratie in acciaio hanno infatti limitato l’altezza dell’acqua verso le case in zona via Firenze. Ieri il sindaco ha ricevuto per un sopralluogo l’assessore regionale Enrico Melasecche, insieme a funzionari e tecnici. Probabilmente si farà tesoro di quanto accaduto per apportare alcuni accorgimenti nell’effettuazione dei lavori iniziati pochi mesi fa.
La Gesenu per le attività di ripulitura ha utilizzato 2 spazzatrici dal cantiere di Bastia Umbra, mentre quello di Perugia ha inviato in soccorso un autocarro con gru e ragno, un’autobotte lavastrade da 9600 litri e una lavastrade di piccole dimensioni. Il ragno ha provveduto alla rimozione degli alberi caduti sul ciglio stradale, mentre le spazzatrici e i mezzi lavastrade hanno ripulito dal fango via Firenze, via Campiglione, via Carnevale e via Battaglia.
Massimiliano Camilletti
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