In attesa dell’inizio della preparazione esiste grande incertezza intorno al club biancorosso Più di due mesi non sono bastati per creare basi solide nel dopo-Rossi. Intanto Mirko Passeri sarà lasciato libero di trovare un’altra squadra
La società sta lavorando per chiudere le pendenze del passato ed individuare un nuovo vertice
BASTIA — La prossima settimana inizierà la fase di preparazione del Bastia calcio, che parteciperà al campionato d’Eccellenza regionale, ma ancora oggi la società non ha un vertice definito. Lunedì sera i soci sono tornati a riunirsi, ma l’incontro si è concluso con l’ennesima «fumata nera». Anche Domenico Pelagatti «presidente in pectore», non è più così ottimista. «Stiamo lavorando a chiudere le pendenze del passato — ha detto — e ad individuare la persona più adatta a guidare l’Ac Bastia nel prossimo futuro». Più di due mesi non sono bastati a creare basi sufficientemente solide per aprire una fase nuova sostituendo il presidente uscente Giuliano Rossi, la cui uscita dal vertice e dalla società è stata posta come condizione per ricominciare. Evidentemente è una condizione insufficiente. Molte persone hanno partecipato agli incontri informali e alle assemblea dedicate al calcio, ma stenta a decollare il gruppo che in prima persona dovrebbe farsi carico del ‘pregresso’, ma anche degli impegni futuri. I contabili sono ancora all’opera per sostenere con i loro pareri la chiusura dei vecchi bilanci e una seria impostazione di quello nuovo. Intanto, nonostante la diversità di pareri Mirko Passeri sarà lasciato libero per approdare in un’altra squadra. La rosa del Bastia, a questo punto, senza lo stesso Passeri, Ascani, il portiere Vincenti e Lisarelli risulta indebolita proprio nel reparto difensivo che è stato il vero punto di forza della passata stagione. Lo staff tecnico (allenatore De Nigris e ds Moroni) è pronto ad operare, ma il nodo vero è l’individuazione di una cordata di uomini abbastanza forte economicamente e determinata negli obiettivi per poter ripartire, godendo degli appoggi dichiarati del sindaco Lombardi e dell’ex primo cittadino Bogliari.
m.s.
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