L’assemblea municipale dedica due ore alla vicenda del consigliere dimissionario
Ciotti (Prc) lo definisce “il meglio della classe operaia”
BASTIA UMBRA – Caso Antonini: sulle dimissioni il consiglio comunale si divide nettamente tra innocentisti e colpevolisti. Si insedia il nuovo consigliere comunale Sergio Meazzi, accompagnato dalle parole di stima del collega Luigino Ciotti che lo definisce “il meglio della classe operaia”. Ma il cambio di poltrona non smorza le feroci polemiche tra maggioranza e opposizione, che lasciano intuire che le prossime campagne elettorali, come ha considerato anche il consigliere Brozzetti, sarà contraddistinta da una netta contrapposizione. Chi farà la differenza? “I cittadini” ha commentato Brozzetti “che sono stanchi di far finta di niente”. Il consiglio comunale di ieri ha deciso di affrontare il caso Antonini in modo prioritario, dedicandovi la bellezza delle prime due ore. Sul consigliere uscente due le versioni: da un lato quella di Pecci, Brozzetti, Tabarrini, Caleri, Castellini e Lombardi e dall’altro quella di Masci, e Mantovani. “Stimo Antonini perché di fronte all’oggettività della sua posizione critica si è saggiamente fatto indietro” ha commentato Pecci “dando un esempio a tutti noi, per il quale lo ringrazio veramente”. Brozzetti ha addirittura interpretato l’uscita del consigliere di maggioranza come “l’individuazione di una vittima sacrificale e inconsapevole, che sta pagando per molti. Il problema che si nasconde dietro questo caso è la mancanza di dibattito promosso dall’amministrazione, fattore aggravato dalla capacità di coinvolgimento popolare dell’opposizione”. Caleri ha ribadito di credere nella buona fede di Antonini, cosa che in sostanza ha dichiarato anche il consigliere Castellini. L’assessore Tabarrini e il sindaco Lombardi hanno tenuto a precisare la correttezza che ha contraddistinto l’amministrazione in ogni mossa: “A metà dello svolgimento del Pip, il comune si è posto in modo autonomo e spontaneo il problema di verificare la corretta realizzazione del piano; in seguito ai primi riscontri si è proceduto a rivedere ciò che doveva essere modificato”.
E’ proprio su questo punto per che l’opposizione si è tanto scaldata; “Non abbiamo niente contro Antonini, ma siamo contro un sistema che tutela i furbetti” ha dichiarato il capogruppo Masci. “Stiamo vivendo una delle pagine più squallide della storia dell’ amministrazione di Bastia Umbra” ha rincarato Mantovani “viviamo oramai in un regime di illegittimità conclamata; il partito degli affari continua a colpire e i protagonisti continuano ad essere i soliti noti”.
Alberta Gattucci
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