La maggioranza lascia sola la Margherita. Tutta colpa di un allevamento di suini il cui progetto di ristrutturazione non convince 
 
BASTIA — La maggioranza di centrosinistra si divide su una pratica edilizia riguardante la ristrutturazione di un allevamento di suini, peraltro danneggiato dal terremoto del ’97. La delibera per il riaccorpamento di due stalle danneggiate dal sisma, proposta dalla giunta, è stata rinviata con i voti dei Ds, Comunisti Italiani insieme a Rifondazione, quest’ultimo partito di opposizione, mentre la Margherita, che sosteneva il proprio assessore all’urbanistica Chiara Silvestri, ha votato contro il rinvio insieme alla Cdl e alla civica per Bastia di Mantovani. Il sindaco Lombardi si è astenuto insieme ai due esponenti delle Civiche (Rosella Aristei e Adriano Brozzetti). Uno scontro ‘trasversale’ che ha visto il capovolgimento di posizioni espresse solo qualche mese fa quando la Margherita, nel febbraio scorso, per risolvere i problemi di inquinamento degli allevamenti aveva proposto una linea favorevole alle ristrutturazioni edilizie tesa ad incoraggiare la cancellazione delle stalle di suini. I Ds, che allora avevano manifestato perplessità, lunedì sera sono stati i propugnatori del rinvio per verificare, come ha spiegato il capogruppo Moreno Marchi, la possibilità di un progetto per modificare le stalle zootecniche in insediamenti diversi, venendo incontro alla volontà dei cittadini. «Il punto – ha precisato l’assessore Silvestri – non è questo. Ci siamo trovati di fronte ad un progetto di ristrutturazione di un allevamento legata ai danni del sisma ed in regola per ottenere un contributo alla ricostruzione. Non possiamo opporci alla richiesta di un cittadino, ampliamente il linea con la legge». La difesa dei diritti dei cittadini è stata fatta propria dal gruppo della Margherita, che ha portato alla plateale contrapposizione tra i rutelliani e tutta la sinistra.
m.s

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