— BASTIA —
LA STRUTTURA di 1.200 metri quadrati è ormai completata con la copertura del tetto, ma manca ancora molto per poter rendere funzionale e utilizzabile la ‘Casa di Jonathan’. A issare la bandiera sul tetto è stato un testimonial d’eccezione, il campione internazionale di moto Loris Capirossi, su una gru dei pompieri insieme a Rosella Aristei presidente del ‘Giunco’, l’associazione che da anni persegue questo obiettivo.
«OGGI ABBIAMO messo una bandiera — ha commentato il grande motociclista — ma c’è da fare ancora molto per realizzare questa struttura». La casa costerà un milione e mezzo di euro, ed è stata edificata sul progetto ‘Dopo di noi’, che ha ottenuto contributi dalle istituzioni (Regione e Comuni di Bastia, Assisi, Valfabbrica e Bettona) oltre al sostegno di tanti volontari.
LA ‘CASA DI JONATHAN’ si trova nel Villaggio XXV Aprile ed è è destinata a soggetti disabili che non possono usufruire di una vera assistenza, ma hanno bisogno di ricorrere a un istituto. «Siamo fiduciosi che la gente — ha spiegato Rosella Aristei — comprenda il significato di questa opera e la sostenga con gesti di solidarietà di cui spesso in passato ha dato prova». La casa per disabili è inserita nel piano urbanistico ‘San Marco’ ed è l’unica struttura ad essere stata realizzata. Se non verranno meno gli auspicati segnali di solidarietà, sarà anche la prima ad aprire i battenti, forse entro il 2009.
m.s.
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