Area Franchi, il piano di recupero piace

BASTIA UMBRA I gruppi di maggioranza plaudono al piano di recupero urbanistico dell’area Franchi, che “nonostante la complessità della situazione ambientale, va avanti:il cantiere
è aperto e potrà dare risposte alle esigenze abitative di coloro che hanno difficoltà di accesso al libero mercato degli immobili a causa, soprattutto, dei problemi che incontrano, per mancanza di
un lavoro stabile ad ottenere un mutuo”.“L’inizio dei lavori della residenza Social Housing – è scritto tra l’altro nella nota -costituisce la garanzia di realizzare il sottopasso di via Firenze, atteso ormai da più di trenta anni, proprio perché il ritiro dei permessi e l’inizio dei lavori fanno scattare l’obbligo di realizzazione a carico del soggetto attuatore dello stralcio 2 del piano, relativo
alle palazzine Social Housing, insieme ad altre opere di urbanizzazione. Tutti gli interventi di urbanizzazione previsti sono garantiti da una fidejussione di oltre 5milioni di euro. Prima di iniziare i lavori del sottopasso è necessario costruire l’argine sul Tescio, come ha prescritto l’Autorità di bacino del fiume Tevere, e non ci sono dubbi che l’opera già interamente finanziata, anche con il contributo della Regione dell’Umbria il cui iter autorizzativo è in corso, avrà tempi piuttosto rapidi. Non appena l’argine sarà stato collaudato, potranno iniziare i lavori del sottopasso,il
cui permesso a costruire è incluso nel documento che il Comune ha rilasciato al soggetto attuatore per la realizzazione dello stralcio n 2., che si è assunto l’onere anche di costruire il sottovia ferroviario”. “Insomma – conclude la nota dei gruppi – le cassandre che più volte hanno detto che il Paim Franchi non sarebbe mai partito, invocando a sostegno di questa tesi una
volta il problema dell’inquinamento, un’altra volta il Pai, sono state smentite”.

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