BASTIA UMBRA PRESSING DEL M5S SULL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
BASTIA UMBRA –I RIFIUTI sono un argomento importante e l’inchiesta giudiziaria ha aggiunto elementi eclatanti. Ispirandosi a questa vicenda il Movimento 5 Stelle di Bastia ha presentato una mozione che chiede la revoca del contratto con la Gest e ha ottenuto il sostegno, pur con qualche modifica, della maggioranza del Consiglio. I 5 Stelle salutano l’approvazione della mozione e rilevano che le interdittive antimafia del prefetto di Perugia «hanno aperto una crepa nel consolidato sodalizio di interessi tutt’altro che pubblici, con un contratto a lunga scadenza (2024) tra la società e comuni dell’Ati 2, che impedisce ai cittadini di avere un serio risparmio sulla Tari e maggiore tutela ambientale».
PAROLE DURE il Movimento rivolge ai consiglieri Pd: «Sono rappresentanti di un’obsoleta macchina da guerra, retroguardia del gruppo dirigente perugino, architetto e costruttore dell’attuale ‘marchingegno rifiuti’». Il Consiglio si è occupato anche di regole, approvando la modifica del regolamento, adeguandolo allo Statuto e ridistribuendo le competenze delle tre commissioni permanenti. La prima commissione si occupa di Affari generali e istituzionali, Economia e finanze; la seconda Assetto del territorio, Edilizia, Lavori pubblici»; la terza «Servizi sociali e culturali, Demografia, Sicurezza e Attività produttive». «Due decisioni – ha detto il presidente del Consiglio Stefano Santoni – destinate a migliorare il funzionamento degli organi istituzionali».
PAROLE DURE il Movimento rivolge ai consiglieri Pd: «Sono rappresentanti di un’obsoleta macchina da guerra, retroguardia del gruppo dirigente perugino, architetto e costruttore dell’attuale ‘marchingegno rifiuti’». Il Consiglio si è occupato anche di regole, approvando la modifica del regolamento, adeguandolo allo Statuto e ridistribuendo le competenze delle tre commissioni permanenti. La prima commissione si occupa di Affari generali e istituzionali, Economia e finanze; la seconda Assetto del territorio, Edilizia, Lavori pubblici»; la terza «Servizi sociali e culturali, Demografia, Sicurezza e Attività produttive». «Due decisioni – ha detto il presidente del Consiglio Stefano Santoni – destinate a migliorare il funzionamento degli organi istituzionali».
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