Richiesta di chiarimenti sulla mancata convocazione di alcuni giovani

BASTIA UMBRA -Qual è il limite fra lo sport praticato sotto forma di stile di vita salubre e socializzazione e quello che inizia, invece, a rientrare nell’ambito dell’agonismo professionale? Questa è la domanda che si stanno ponendo numerose famiglie di Bastia Umbra, che si stanno confrontando con la ripresa delle attività sportive dei propri figli. In materia di calcio, in modo particolare, pare che quest’anno non tutti i ragazzi, più o meno dodicenni, che l’anno scorso hanno frequentato lo stadio comunale, siano stati convocati per ricominciare la stagione sportiva che è ormai alle porte. Le motivazioni? Per alcuni economiche, ovvero la società sportiva non sarebbe nelle condizioni di poter stipendiare un ipotetico e necessario allenatore; per altri si parla, piuttosto, di spazi relativi al campo sportivo comunale. Insomma, la questione non sembra chiara a tutti, tanto che qualche genitore si è già rivolto al sindaco di Bastia Umbra, Stefano Ansideri, e al vice sindaco, Rosella Aristei, per approfondire l’argomento. “Il fatto – spiega qualche genitore – è che a dodici anni dispiace venire a sapere che solo il compagno di squadra è stato riconfermato. La scelta, seppur motivata e effettuata secondo criteri di selezione tecnici, può recare complessi psicologici gravi ai ragazzi. E comunque va comunicata ufficialmente”.
Alberta Gattucci

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