Sequestrati 6 chili di fumo e 2 etti di «neve»


 
di ANNALISA ANGELICI
— PERUGIA —
SONO CONSIDERATI dagli investigatori dei «grossisti della droga», capaci di rifornire il mercato di Bastia Umbra, fino ad arrivare a Gubbio. In quattro sono finiti nel carcere di Capanne: Mohamed Elgatraoui, 37 anni, Driss Morjane, quarantacinquenne, Mustapha El Kabdy, 36 anni, e il ventinovenne Abedelfettah Elgatraoui. Tutti sono originari del Marocco. Gli agenti del commissariato di Assisi, coordinati da Alessandro Belsito, in collaborazione con gli uomini della squadra mobile di Perugia, coordinati per l’occasione dal dirigente Marco Chiacchiera, hanno sequestrato sei chili di hashish, duecento grammi di cocaina e ottomila euro in contanti.


GLI INQUIRENTI stavano dietro alla «banda» già da tempo. Li avevano identificati tutti e quattro ma volevano «pizzicarli» con il «magazzino» pieno. Cosa che, come dimostrano i sequestri, è ampiamente riuscita. Sebbene rifornissero in particolare la piazza di Bastia Umbria, i quattro avevano la loro sede operativa a Farneto di Colombella, poco lontano da Gubbio, in un casolare semi-abbandonato, dove vivevano. Il blitz è stato messo a segno all’alba di ieri mattina, anche se l’appostamento andava avanti dalla notte. Gli agenti sono intervenuti quando due dei quattro finiti in manette hanno deciso di uscire di casa. Parte dei poliziotti li ha bloccati, gli altri uomini hanno fatto irruzione nel casolare fermando i due rimasti dentro. Poi, sono scattate le perquisizioni. L’edificio e l’area circostante sono stati passati al setaccio, palmo a palmo. E, grazie anche al fiuto di un cane della Guardia di Finanza, sono stati trovati 5 chili e 800 grammi di hashish, 200 grammi di cocaina. Trovati anche ottomila euro in contanti e tutto il materiale necessario al confezionamento delle dosi.


IL «MAGAZZINO» della banda era bello fornito, anche in vista delle festività pasquali quando i «clienti» degli spacciatori, secondo gli investigatori, hanno a disposizione più denaro o, comunque, sono più disposti a spendere per la droga. Gli agenti del commissariato di Assisi e gli uomini della mobile di Perugia hanno aspettato proprio quest’occasione per cogliere i quattro in flagrante. L’indagine (presentata ieri mattina nel corso di una conferenza stampa) andava avanti da settimane con appostamenti e pedinamenti. Una volta ricostruite l’identità dei quattro grossisti gli inquirenti hanno deciso di intervenire. Gli arrestati, ora tutti nel carcere di Capanne, attendono l’interrogatorio di garanzia. Sono difesi dagli avvocati Marco Brusco e Delfo Berretti. 



 IL QUESTORE DAL SINDACO DI BASTIA MOLTE SOLLECITAZIONI 
 
«La risposta alle richieste della città»
 
— PERUGIA —
«PIU’ DI UNA VOLTA il sindaco di Bastia ci aveva chiesto di intervenire, per arginare questa piaga. Ecco la nostra risposta». E’ soddisfatto il questore Arturo De Felice e non lo nasconde. «Con un impegno ai massimi livelli, con un costante monitoraggio del territorio e grazie alla sinergia tra le diverse strutture — ha detto ancora De Felice —, si riescono ad ottenere risultati e a fornire risposte immediate». Il sindaco di Bastia, Francesco Lombardi, ha sottolineato più volte quanto il problema della tossicodipendenza, con tutti gli aspetti criminali che si porta dietro, primo fra tutti quello dello spaccio di sostanze stupefacenti, stiano prendendo sempre più piede in città. Lombardi ha anche invocato una presenza ancor più forte delle forze dell’ordine. Richiesta ascoltata e che ha dato i suoi effetti. Almeno per il momento. 

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