BASTIA — Riuscirà il Consiglio comunale a chiudere la vicenda del recupero dell’ex conservificio Lolli a 12 anni dall’approvazione del piano originale? I segnali provenienti dalla giunta sembrano positivi, avendo messo l’adozione del nuovo piano all’ordine del giorno dell’assemblea consiliare convocata venerdì. Oltre alle omissioni e alle contraddizioni che si sono moltiplicate nel lungo percorso ultradecennale, ora, però, si rifanno vivi gli eredi della famiglia del commendatore Lanciotto Lolli, l’imprenditore che 60 anni fa realizzò il conservificio, per denunciare gravi inadempienze e chiedere al Comune di onorare tutti gli impegni. La figlia Giuliana Lolli e i nipoti Francesco e Pierluigi Roessler Franz hanno scritto due lettere al sindaco Lombardi e una al Prefetto di Perugia, a cui chiedono di verificare la legittimità degli atti. Una questione che impegnò i protagonisti del recupero immobiliare (Comune, Società Modulo nuova proprietaria dell’area e gli eredi Lolli) in una trattativa che si concluse con una serie di delibere di giunta nel 1999, con cui l’amministrazione comunale si impegnava a intestare al Lanciotto Lolli la nuova strada che attraversa il complesso immobiliare e la società Modulo insieme al Comune a realizzare una ‘vetrina’ che rendesse visibile l’operato imprenditoriale del commendatore Lanciotto a favore dell’intera comunità bastiola. Gli eredi Lolli sono risoluti a ottenere quanto a suo tempo pattuito e sollecitano il sindaco Lombardi a prendere le decisioni conseguenti entro il mese di settembre. Non escludono, in caso di inadempienza del Comune, di ricorrere all’autorità giudiziaria. M.S.
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