Destini incrociati tra la “squadra” della Cecchini e quella di Cozzari. Lombardi ritira le deleghe, i DI si chiamano fuori



Provincia, Città di Castello e Bastia: discussione aperta nell’Unione


FRANCESCO CORSI


PROVINCIA – Escono Tinti e Moriconi (Ds): per sostituirli si pensa alla soluzione interna


CASTELLO – Frullani e Caprini, sono “papabili” sia in Comune che per la Provincia di Perugia


BASTIA – Lombardi ritira le deleghe e la Margherita si tira fuori dalla coalizione


PERUGIA – L’ultimo caso scoppiato è quello di Bastia dove, dopo mesi di frizioni interne alla coalizione, ieri il sindaco Francesco Lombardi ha ritirato la deleghe a tutti gli assessori aprendo un tavolo di confronto con tutta la coalizione. Tra Ds e Margherita si apre un nuovo fronte, dopo lo strappo doloroso di Città di Castello, con Ciliberti spina nel fianco del riconfermato sindaco Cecchini. Se a Bastia si dovrà necessariamente rimettere alla Giunta, a Castello la composizione della nuova squadra di Fernanda Cecchini passa anche per le grandi manovre in atto a piazza Italia, sede della Provincia: dall’ente, infatti, usciranno Donatello Tinti, eletto sindaco a Nocera Umbra, e Giovanni Moriconi, che sostituirà Marcello Panettoni alla guida dell’Apm. Per due diesse che se vanno altri due ne entreranno, ed uno verrà proprio dal Tifernate: o Domenico Caprini, già assessore ai lavori pubblici, o la presidente del consiglio provinciale Daniela Frullani, ex sindaco di San Giustino. “Non ne abbiamo ancora parlato – dice Piero Mignini, segretario della federazione diessina di Perugia – ci sono da tenere insieme molti equilibri, ne discuteremo al momento opportuno”. Che non sarà prima del 26 giugno, giorno in cui il consiglio di amministrazione dell’Apm nominerà Moriconi. Per la sostituzione di Moriconi e Tinti, comunque, si propende per la soluzione interna, ed oltre a Frullani e Caprini (anche lui consigliere provinciale) sono in corsa anche Palmiero Bruscia e Annina Botta.
A Castello si aspetta ancora, quindi, mentre a Bastia il clima non è dei migliori. “Lombardi – spiega Mignini – ha ritenuto di dover fare delle modifiche e ha aperto una discussione con tutti i partiti per trovare un’ipotesi d’accordo: ha fatto una mossa che è servita a rasserenare l’ambiente”. La Margherita però non l’ha presa troppo bene: il coordinatore comunale della Margherita Antonio De Martiis fa sapere che il partito ha ratificato la decisione di non partecipare più alle riunioni di giunta e di maggioranza, liberando i consiglieri da ogni patto di coalizione, ponendosi fuori dall’attuale maggioranza “fino a che non saranno annullate le azioni intraprese dal sindaco e ripristinata in toto la situazione antecedente tali atti”.
A Gubbio e ad Assisi, invece, dove l’Unione è all’opposizione, sembra tutto procedere senza problemi: nella città serafica c’è già stata la nomina degli assessori e in quella dei Ceri tutta la partita dovrebbe concludersi questa settimana.



 

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