Giulio Scarpati apre la stagione teatrale 2006
 
 BASTIA UMBRA – Con lo spettacolo di giovedì 19 gennaio (ore 21) che vedrà sul palco del cinema Esperia di Bastia Umbra Giulio Scarpati e Lorenza Indovina, si apre la stagione teatrale 2006 promossa dall’assessorato alla cultura con la direzione artistica della cooperativa Atmo. Sono sette, in totale, gli spettacoli inseriti nel cartellone di questa rassegna che si concluderà il prossimo aprile. “Non di solo pane vive l’uomo”: con questa frase che caratterizza la manifestazione, si è voluto ricordare che la cultura è il cibo della mente. “E come tale – ha sottolineato l’assessore Giuseppe Belli – la cultura va promossa e sostenuta, destinando a questo settore così importante le adeguate risorse”. Bastia continua così ad investire nella cultura, dopo le interessanti iniziative proposte lo scorso anno. Come non ricordare, a tal proposito, il fortunato ciclo di incontri “Oicos Riflessioni”, con conferenze tematiche guidate da illustri esperti. Ampi consensi anche per “Bastia Estate” e per le manifestazioni natalizie di “Città in festa”. Si confermano realtà di assoluto valore nel panorama regionale l’Università Libera (520 tra iscritti e coloro che frequentano i vari corsi), la Scuola comunale di musica (194 ragazzi), il Centro comunale di lingue (150 iscritti). Assessorato alla cultura direttamente coinvolto anche nell’organizzazione dei vari premi letterari, che stanno ritagliandosi uno spazio sempre più importante a livello nazionale. Tra gli obiettivi principali di questa amministrazione c’è il recupero dell’ex chiesa di Sant’Angelo. Un’azione vigorosamente promossa dagli stessi cittadini che, per tale finalità, si sono costituiti in associazione. Il sogno dei bastioli è quello di recuperare pienamente e riutilizzare questa struttura, che è anche il più antico edificio pubblico della città. Questo monumento nacque nel V secolo come chiesa dell’Isola Romana, poi Bastia, intitolata a colui che prevalentemente le genti di allora assumevano come loro protettore e difensore da ogni male: San Michele Arcangelo. Dopo varie opere di consolidamento e di restauro, divenne cinema al tempo del muto; poi, dopo la seconda guerra mondiale divenne sede dei giovani di Azione Cattolica. Fino agli anni Sessanta il factotum di S. Angelo fu don Bruno Baldoni che “allevò” tanti giovanissimi del paese; li radunava, li faceva giocare, dava loro gli insegnamenti del Vangelo e poi li portava anche in vacanza al mare. Il teatro di S. Angelo fu tanto amato dai bastioli e tanto utile per l’intera comunità. 
  

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