E’ allarme, Ansideri chiede rinforzi
BASTIA UMBRA – Il sindaco Ansideri, ieri mattina, è stato ricevuto in Prefettura a Perugia dove è stato ascoltato dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Enrico Laudanna, e composto dal questore di Perugia, dal comandante provinciale dei Carabinieri, dal comandante provinciale della Guardia di Finanza e dal comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato, oltre che dai rappresentanti della Provincia e dal Comune di Perugia.
Ansideri, che aveva fatto richiesta di poter essere ascoltato, ha illustrato al Comitato i motivi di preoccupazione per la situazione dell’ordine pubblico nel territorio comunale di Bastia, in particolare per quanto riguarda la recrudescenza di furti nelle abitazioni che hanno provocato panico nella popolazione residente. Per questo ha richiesto una maggiore presenza delle forze dell’ordine per un capillare controllo del territorio. Inoltre il primo cittadino, ha richiesto maggiore attenzione per l’utilizzo delle new-slot, soprattutto per l’uso delle macchinette elettroniche da parte di minorenni.
Il sindaco ha anche fornito indicazioni sul sistema di monitoraggio per il controllo del territorio mediante telecamere utilizzando la rete wireless del Comune. Ansideri, al riguardo, ha sottolineato che gli imprenditori interessati potrebbero acquistare le telecamere da mettere a disposizione dell’amministrazione comunale che,in tal modo, sarebbe nelle condizioni di aumentare e migliorare il controllo del territorio e soprattutto delle aree a maggiore rischio. A quanto si è appreso il Comitato per la sicurezza ha assicurato al sindaco il massimo impegno in relazione alle richieste avanzate. Arresti. Nel frattempo, il lavoro di sinergia dei carabinieri di Assisi con i colleghi della stazione di Bastia ha portato all’arresto in due distinte operazioni di un latitante albanese e di un altro straniero clandestino della stessa nazionalità.
Nella primo intervento, i militari hanno intercettato alcuni albanesi che si stavano recando in una nota discoteca di Rivotorto. Al momento del controllo uno di loro, privo di documenti, ha cercato scuse per giustificare la mancanza di un documento. I carabinieri hanno subito capito che si trattava di un latitante dato che la foto segnaletica era ben nota ai militari dell’Arma. Infatti, l’esame dattiloscopico ha confermato le esatte generalità del cittadino albanese, classe ’87, ricercato dal mese di dicembre dell’anno scorso in quanto a suo carico la magistratura perugina aveva emesso un mandato di cattura per spaccio di stupefacenti, in particolare cocaina.
L’uomo, a seguito delle attività di indagine, era risultato inserito in un contesto di suoi connazionali dediti allo spaccio ed al reclutamento di prostitute dai Paesi dell’Est da avviare sulla piazza perugina. Nel corso dell’indagine erano già stati arrestati quindici suoi connazionali, tutti pluripregiudicati, per le stesse motivazioni. L’uomo è stato arrestato e portato al carcere di Capanne. In un’altra attività, sempre i carabinieri, hanno arrestato un altro cittadino albanese per reingresso illegale in Italia e false attestazioni a pubblico ufficiale.
di LUCIO FONTANA

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