Serie B Il ds Aglini: «Serve un ’95, il temano prima scelta»
di ROBERTO BARBACCI
BASTIA UMBRA — Alle difficoltà, non è un mistero, a Bastia c’hanno fatto l’abitudine. Prima l’avvio di stagione tribolato e tutto di corsa, poi le incomprensioni con Magrini sfociate nelle dimissioni, quindi l’addio di Aglini e quella “doloroso” di Maj ella, faro nonché bomba dell’attacco. E adesso, proprio sotto le feste, c’ha pensato il metacarpo del giovane Gergo Fulop ha rovinare il clima felice e disteso venutosi a creare dopo la convincente chiusura d’anno. Una tegola che costringerà il giovane portiere italo-ungherese a star fuori per almeno un paio di mesi (forse anche di più), obbligando la società e il neo diesse Agostino Milioto a correre subita ai ripari. «Fatemi ricordare però che il Bastia ha nel suo organico portieri bravi e affidabili», taglia subito corto. «Mancioli e Mosca danno ampie garanzie e non possiamo affermare in alcun modo di essere rimasti scoperti. Anche se sul mercato torneremo, perché comunque non possiamo privare la Juniores di un portiere titolare e lasciarla scoperta». Di idee, di nomi, di soluzioni appuntate sul taccuino di Milioto ce ne sono a bizzeffe, Ma in cima alla lista c’e Amedeo Bravini ( 18), portiere titolare della Primavera della Ternana, con il quale i contatti si protraggono ormai da giorni. «Abbiamo anche altre alternative, però ammetto che Bravini è in cima ai nostri desideri.Nel giro di 24 ore contiamo di avere una risposta definitiva, altrimenti volgeremo lo sguardo altrove». Quel che è sicuro è che il Bastia punterà ancora su un fuoriquota: «Meglio ’95, altrimenti anche un ’94. Ma c’è un’intelaiatura ben precisa di squadra e credo che l’esigenza sia quella di individuare un altro ’95, così da proseguire nei solco tracciato prima con Mancioli e poi con Fulop».
La cui assenza nei prossimi due mesi sarà certamente rimpianta. «Dispiace per il ragazzo, che stava facendo benissimo, tanto da essersi guadagnato pure la convocazione nella nazionale dilettanti. Aveva trovato continuità e fiducia, ma state pur certi che lo aspetteremo a braccia aperte». Il problema della porta ha per ora distolto l’attenzione dalle questioni che riguardano l’attacco. Dove l’innesto di Quadrini dovrà contribuire a non far rimpiangere un asso del calibro di Majella. «Parliamo di due giocatoti radicalmente differenti tra di loro. Non so cosa vorrà fare il presidente: ce ne sono di attaccanti bravi a spasso, ma per ora dalla proprietà non ho ricevuto alcun segnale al riguardo. Stiamo a posto cosi e penso di poter dire che siamo molto competitivi. Con la Pistoiese alla ripresa mi aspetto tanto pubblico (sarà indetta la “giornata biancorossa”) e un bel risultato, Avremo tanti tifosi in più, visto che in molti ci chiederanno di fermare la capolista. Sarebbe bello sfruttare l’occasione».
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