IL FUTURO dell’ospedale di Assisi mobilita la forze politiche e anche il mondo economico e quello del volontariato. Se la medicina è profondamente cambiata negli ultimi 30 anni, sono invece i medesimi interessi che muovono la difesa della salute personale e collettiva. L’incontro promosso nella sede della Pro loco di Santa Maria degli Angeli ha coinvolto gli amministratori pubblici di Assisi e degli altri Comuni. Il Pd bastiolo ha tenuto sabato un incontro sugli stessi temi per impegnare ciascuno per la sua parte in una battaglia comune. Il sindaco Stefano Ansideri ha partecipato all’incontro di Santa Maria degli Angeli per conoscere i punti di vista degli altri e anche per esprimere alcune considerazioni.
«Avere un ospedale vicino casa è un’importante opportunità — ha rilevato Ansideri — se può offrire servizi validi e di qualità, competitivi con quelli offerti in altri nosocomi che distano dal nostro Comune non più di 20 chilometri. Difendere l’ospedale di zona, quindi, ha un senso solo se attraverso questa struttura si possono offrire concrete prospettive per il futuro. L’arroccamento difensivo per motivi legati al passato, invece, apparirebbe anacronistico e dannoso. Mi sembra urgente ed essenziale — ha concluso il sindaco di Bastia — individuare, insieme alle autorità sanitarie, servizi e specialità sanitarie d’eccellenza all’interno del presidio ospedaliero di Assisi che rappresentino un serio motivo per radicarne le funzioni nel territorio al servizio dei residenti e così affiancare il nostro agli ospedali più grandi di valenza e dimensione regionale».
m.s.
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