BASTIA UMBRA (a.g.) – Il gruppo consiliare di Forza Italia punta il dito contro l’amministrazione: “Se si fosse dato corso alle decisioni approvate in consiglio comunale a giugno, che prevedeva l’automatica applicazione del Pip, piano di insediamento produttivo, in seguito al venir meno delle basi per condurre una programmazione negoziata, oggi presso l’area industriale di Ospedalicchio ci sarebbero già aziende operanti e produttive, con i conseguenti posti di lavoro per i cittadini di Bastia. Invece si è scelto di cercare percorsi alternativi, forse per tutelare interessi diversi dallo sviluppo economico”. Queste sono le motivazioni per cui íl gruppo politico d’opposizione, coordinato da Fratellini, ha domandato che il presidente del consiglio comunale, Massimo Calzetti, convochi una riunione entro 20 giorni dalla richiesta con un solo punto all’ordine del giorno: la revoca della delibera 39, la quale prevedeva che se, nel termine di novanta giorni i proprietari non avessero raggiunto l’accordo, l’atto sarebbe stato revocato ed entro i successivi novanta giorni si doveva attivare il piano di insediamenti produttivo. “I proprietari che hanno aderito alla proposta della programmazione negoziata sono arrivati al 75% circa – spiega il capogruppo di Forza Italia, Fabrizio Masci – ma ci si è dimenticati di proporre al consiglio comunale la revoca dell’atto di giugno e l’attivazione della variante”.

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