L’AMMINISTRAZIONE È A LAVORO PER UN PIANO COMPLESSIVO DI SALVAGUARDIA DELLE ALBERATURE STORICHE

Questo Venerdì mattina è stata firmata l’ordinanza di abbattimento e reimpianto di 5 pini in Via San Francesco i quali, nonostante i tentativi di questa Amministrazione di fare il possibile per la loro salvaguardia, hanno subito le conseguenze dell’intervento previsto e finalizzato a ciò della Giunta Lungarotti.

D’altronde questo abbattimento indiscriminato veniva considerato dalla precedente Giunta: “un progetto pilota per un approccio replicabile in altri contesti e altre zone del capoluogo”. A dimostrazione di ciò, la seconda perizia effettuata ha confermato il presentimento che avevamo: c’era la possibilità di salvarli con interventi ad hoc quando si era ancora in tempo, ma chi era deputato a tale scelta ha consapevolmente strutturato, nella totale indifferenza del nostro patrimonio arboreo, un appalto che li ha relegati dalla Classe C alla Classe D, costringendoli all’abbattimento.

L’approccio di questa Amministrazione alla questione è diametralmente differente e lungimirante, altresì visibile all’interno delle Linee di Mandato e in linea con la Legge Regionale 19 novembre 2001 n.28 e la Delibera Giunta Regionale n. 1523, 6 novembre 2002 per l’utilizzo delle moderne tecniche arboricolturali che evitano l’abbattimento e rendono la crescita compatibile con le infrastrutture viarie.

L’Area di Via Roma e le Vie limitrofe conta un totale di circa 100 esemplari di pinus pinea in aree pubbliche (più altri in aree private) e 𝗮𝗹𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗮𝘁𝘁𝘂𝗮𝗹𝗲 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗶𝘀𝘁𝗶, 𝗽𝗲𝗿 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝘀𝘁𝗿𝘂𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗲𝗽𝗶𝘁𝗶 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘁𝘂𝘁𝗲𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗮𝘁𝗿𝗶𝗺𝗼𝗻𝗶𝗼 𝗮𝗿𝗯𝗼𝗿𝗲𝗼, 𝘂𝗻 𝘁𝗼𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝟮𝟴 𝗮𝗯𝗯𝗮𝘁𝘁𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶: 22 distribuiti tra Via San Francesco, Via Marsala e Via Manzoni e 6 in Via Roma. A questi si aggiungono 2 pini in Viale Giontella il cui abbattimento è previsto da un’ordinanza di RFI.

Per la tutela del nostro patrimonio arboreo, questa Amministrazione sta lavorando ad un piano che da un lato limita gli abbattimenti previsti nei capitolati a causa dell’utilizzo di mezzi distruttivi dell’apparato radicale dei pini, e dall’altro prevede una nuova gestione che sarà presto varata su specifici esemplari secondo tecniche che invece ne proteggono e solidificano le radici da applicare in situazioni già presenti e da replicare in quelle di futura criticità. Una progettualità seria e oculata che apre una nuova stagione di tutela del nostro patrimonio arboreo mettendolo al sicuro da azioni sconsiderate e prive d’interesse per la nostra Città e le sue specificità.

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