OGGI va in scena la Fiera di Primavera, la prima delle quattro manifestazioni stagionali che riempiono di bancarelle vie e piazze del centro storico. Sono circa 170 gli ambulanti, di cui una ventina di oggetti di antiquariato, ad essersi prenotati. Per l’intera giornata potranno rimanere aperti anche i negozi. Se il clima sarà favorevole, anche presenze ed affari non mancheranno. Ma l’argomento del giorno riguardante il commercio, più della fiera e della domenica con i negozi aperti, è il conflitto aperto tra l’assessore comunale Andrea Tabarrini (nella foto) e le associazioni di categoria. Dopo molti anni di reciproca incomunicabilità Confcommercio e Confesercenti si attestano su una posizione comune condivisa da altri importanti operatori, come Fausto Castellani che è stato anche assessore comunale al Commercio nella giunta Bogliari. Quale il nodo del contendere? L’ipotesi annunciata nell’assemblea di giovedì scorso dall’assessore Tabarrini di voler portare alla Regione la richiesta di destinare al territorio di Bastia altre grandi superfici commerciali, oltre a quella già presentata per un grande centro per ‘il fai da te’. Una linea contestata dalle associazioni e da Castellani che, invece, hanno chiaramente parlato di un mercato saturo a Bastia, non solo per le grandi reti di distribuzione, ma anche per le medie superfici di vendita.


NON uno sbarramento ideologico o una levata di scudi nei confronti di nuovi investitori, tengono a sottolineare i commercianti, quanto la necessità di una programmazione del territorio capace di salvaguardare il futuro degli imprenditori e anche gli interessi dei consumatori.
m.s.

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