Le difformità dei redditi delle famiglie sono passate inosservate fino ad oggi grazie al sistema dell’autocertficazione
L’assessore Cesaretti: “Pronti ad aiutare ma senza imbrogli”
In arrivo sanzioni pesanti per queste famiglie


Sono 22 le irregolarità riscontrate dalla Guardia di Finanza nel Comune di Bastia
BASTIA – Ben 22 dichiarazioni dei redditi non veritiere al solo scopo di ottenere i contributi per gli affitti.
Irregolarità abbastanza diffuse che sono state riscontrate dalla Guardia di Finanza di Assisi nel corso dei controlli sulle autocertificazioni presentate al Comune di Bastia Umbra.
I controlli della Finanza hanno preso in esame le richieste presentate nel corso di 5 anni, dal 2001 al 2005.
Si tratta, quindi di documentazioni non solo consegnate agli uffici, ma per le quali è già stata già presa una decisione in merito all’assegnazione dei contributi per pagare l’affitto della casa in cui si risiede.
Secondo quanto accertato, quindi, chi ha presentato la domanda ha imbrogliato, diminuendo la situazione reddituale della propria famiglia. Un gioco al ribasso che gli ha consentito di rientrare nella graduatoria per la quale non avrebbe avuto diritto.
Non solo. E’ ancora da accertare, ovviamente, ma è forte il dubbio che alcune persone che hanno ricevuto il contributo lo abbiano in realtà tolto ad altri che, probabilmente, ne avevano più diritto ma che non hanno potuto accedervi.
Un piccolo imbroglio facilitato dalla normativa che consente l’autocertificazione, ovvero di stilare da soli la documentazione relativa senza bisogno di pratiche ufficiali.
Adesso, queste famiglie bastiole, dovranno fare i conti con tutte le conseguenze previste dalla legge: applicazione di sanzioni amministrative, tra l’altro piuttosto pesanti e comunicazione della notizia criminis alla Procura della Repubblica e, previa dichiarazione di decadenza del beneficio, richiesta di restituzione di quanto indebitamente percepito.
“Gli attuali strumenti – ha affermato in merito l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Bastia, Nadia Cesaretti – ci permettono di sostenere economicamente chi veramente si trova in una condizione di necessità, ma da parte loro i cittadini hanno il dovere di comportarsi in maniera corretta ed onesta”.
Una correttezza che consiste anche nel presentare un’autocertificazione senza imbrogli, che verrebbero comunque scoperti grazie ad un semplice controllo da parte della Guardia di Finanza.

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