Riesplodono le polemiche in Comune dopo la nomina del nuovo assessore all’Urbanistica
Bastia, la replica del sindaco: “Basta con queste voci autoreferenziali”


Crisi di Giunta, mesi di fibrillazioni ed incarichi tecnici Nonostante il sindaco Lombardi abbia formalmente chiuso la crisi di Giunta, affidando ad un tecnico, Gianluca Falcinelli, la delega all’Urbanistica (rimasta vacante per più di tre mesi dopo l’allontanamento di Giorgio Antonini dall’esecutivo), non si placano le polemiche innescate da una parte dei vertici dell’ex Margherita, che avevano preteso un più ampio rimpasto.


MASSIMILIANO CAMILLETTI


BASTIA UMBRA – La nomina del nuovo assessore all’Urbanistica fa riaccendere la protesta degli esponenti della Margherita non confluiti nel Partito democratico bastiolo, ma pronta arriva anche la replica del sindaco Francesco Lombardi, che non si
scompone e ricorda come “in questo momento mi sembra che si giochi a chi alza di più la voce”.
Ma andiamo con ordine.
“Il sindaco – dichiarano i rappresentanti del direttivo Dl – con la riassegnazione della delega all’Urbanistica all’architetto Falcinelli si è assunto la responsabilità della rottura definitiva dei rapporti di coalizione con la Margherita che in consiglio vanta due rappresentanti.
Una decisione dettata dalla volontà degli ex Ds di volersi riappropriare dell’Urbanistica a qualunque costo. Il sindaco, sconsigliato sull’affidare direttamente tale delega ad un membro della giunta, alla fine ha optato per questa decisione”.
La Margherita poi rincara la dose, “c’è piuttosto, da parte nostra, la ferma volontà politica di contrastare chi, sentendosi
padrone della città, non vuol rinunciare a svolgere fino in fondo il ruolo di assoluta egemonia. Ora il sindaco – proseguono i Dl – fingendo di ignorare le motivazioni politiche causa della crisi, si arroga anche il diritto di sostenere che la Margherita a Bastia non esiste più. Si sbaglia: siamo vivi e decisi a sostenere le nostre idee. Lombardi farebbe bene invece a chiedersi se sta governando ancora con la maggioranza che lo ha fatto eleggere e con il consenso della maggior parte dei cittadini che lo hanno votato.
E’ arrivato il momento che cominci a pensare di rassegnare le proprie dimissioni. L’impotenza e la mancanza di personalità con la quale il Partito democratico ha avallato la situazione, spalleggiato a quanto sembra anche dal segretario provinciale Mignini, conferma la piena sudditanza nei confronti degli ex Ds”.
Parole dure ma che trovano un Lombardi combattivo e pacato allo stesso tempo, il sindaco infatti ha replicato ricordando che “il nuovo assessore all’urbanistica è un professionista serio e stimato da tutta la città. Forse è proprio questo che non piace a questi sedicenti esponenti della vecchia Margherita”. “Stiamo lavorando con profitto, stiamo terminando il programma che ci eravamo prefissi a suo tempo. Per questo credo che ci sia qualcuno cui piaccia particolarmente, in questo momento, giocare ad alzare la voce con interventi che hanno un fine autoreferenziale – spiega il sindaco Lombardi – dimissioni? E perché mai? Ho un mandato, i cittadini mi hanno eletto e devo portate avanti il programma di governo che ci siamo prefissi. Sono stato flessibile e attento alle richieste di questi esponenti che ora chiedono le mie dimissioni, ho sempre mediato e cercato soluzioni per il bene della città.
Non sono stato chiamato ad interpretare ed accettare le esigenze di un gruppo di persone che mi sembra siano diventate una sorta di vox clamat”.

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