La donna è stata condannata a 6 mesi di reclusione. Le due legate da vecchi rancori

ASSISI – E’ fuggita dagli arresti domiciliari ed è stata subito denunciata da una persona che la conosceva e con la quale aveva qualcosa da ridire. Al termine del processo, difesa dall’avvocato Laura Modena, è stata condannata a 6 mesi di reclusione.
L’imputata stava scontando una pena presso una struttura sociale. Dopo un primo periodo idilliaco (sembra anche che avesse fatto testamento lasciando quel poco che aveva alla struttura) le cose erano andate sempre peggio. La donna, infatti, si era lamentata di alcune cose; in risposta aveva avuto un irrigidimento dei rapporti con la responsabile della casa famiglia. La situazione era presto sfociata in litigi.
Tanto che sul rigetto da parte del tribunale della richiesta di misure alternative aveva pesato anche la testimonianza negativa della responsabile: irrispettosa delle regole e delle persone, fastidiosa, attaccabrighe, sempre in ritardo. Giudizi poco lusinghieri che valevano la bocciatura.
L’imputata, allora, si sarebbe rivolta all’Asl segnalando diverse irregolarità nella mensa: sporcizia e alimenti scaduti in particolare. La segnalazione era anche corretta, visto che dopo un sopralluogo l’Asl chiudeva la mensa fino a che la responsabile della struttura non avesse messo a posto tutto.
La vicenda sembrava conclusa quando la donna riusciva ad ottenere gli arresti domiciliari presso la propria abitazione. Essendo solo, però, aveva alcune necessità da espletare che la mettevano in difficoltà: tipo fare la spesa. Ed è stato proprio in occasione di una uscita non autorizzata che l’imputata è stata notata dalla responsabile della struttura. La quale l’ha immediatamente segnalata ai carabinieri. E dopo un controllo è scattata la denuncia per evasione. Al termine del processo la condanna emessa dal giudice monocratico Beatrice Cristiani.
U. M.

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