Eurochocolate svela l’identikit dei suoi golosi

Piace il format indoor Guarducci: «Grandi ricadute nel settore turistico-ricettivo»

PERUGIA Vengono soprattutto da fuori regione, sono fidelizzati e pronti a un dolce passaparola. E mostrano un altro gradimento per il formato indoor. Ecco l’identikit del pubblico dei golosi svelato da Eurochocolate, grazie ai risultati di un sondaggio che durante l’edizione appena conclusa all’Umbriafiere di Bastia ha coinvolto un campione di 2.400 visitatori. Ne emerge un un elevato gradimento della manifestazione, con oltre il 97% dei partecipanti pronti a consigliare a un amico di non perdersi la prossima edizione. Il 90% degli intervistati si dichiara fin d’ora interessato a tornare e il 51% dice di aver già partecipato ad almeno una delle precedenti edizioni.«A quanti erano già stati a Eurochocolate – dice il presidente Eugenio Guarducci – abbiamo anche chiesto la preferenza tra il format indoor e quello outdoor. La risposta del 68% a favore del nuova formula ci incoraggia a continuare su questa strada, con la consapevolezza di dover perfezionare sempre di più la nostra offerta e di integrarla con quella già sperimentata in primavera con la prima edizione di Eurochocolate Spring. Tornerà a Perugia ai Giardini del Frontone dal 24 marzo al 2 aprile, con una formula molto curiosa e diversa».Dati significativi per la provenienza: gli umbri rappresentano solo il 10% della popolazione di Eurochocolate e la provenienza extra regionale parla del 17,5% dal Nord Italia, del 56,4% dal Centro e del 26,1% dal Sud. Prevalgono le presenze da Lazio (22,3%), Marche (12,2%), Campania (12%) e una significativa partecipazione da Toscana, Puglia, Abruzzo, Lombardia, Veneto, Calabria e Basilicata. Quanto alla ricaduta in termini turistico ricettivi, «un terzo degli intervistati – dice Guarducci – ha dichiarato di aver soggiornato almeno una notte in una struttura ricettiva del territorio limitrofo. Facile comprendere il beneficio di Eurochocolate per l’economia locale». Tra le presenze internazionali (5% degli intervistati) prevalgono spagnoli, giapponesi e messicani (paese ospite d’onore) con presenze da tutti e 5 i continenti.