In tutto il territorio presenti siti architettonici incompatibili con le centrali
Consiglio comunale Assise tesissima per la bocciatura della delibera del Pd che chiedeva una mappatura delle aree inadeguate
BASTIA UMBRA – Ormai è praticamente certo: La centrale per la produzione di biogas a Costano non si farà. Per l’ufficialità manca solo il parere definitivo della Conferenza dei servizi, che si riunirà a breve, ma i regolamenti parlano chiaro: «L’installazione di tali impianti, secondo le modifiche introdotte, è preclusa negli ambiti di pertinenza degli edifici ricadenti nella aree agricole censiti quali immobili di interesse storico, architettonico e culturale». E la zona è piena di questo tipo di strutture. Questione chiusa, dunque? Niente affatto. Ed il fatto che la battaglia contro il biogas a Costato si sia ampliata anche al resto del territorio comunale lo dimostra il clima movimentato che ha caratterizzato l’ultima seduta del consiglio Comunale di Bastia, convocata su richiesta del Pd con all’ordine del giorno «Disciplina per l’installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili – Adempimento nel rispetto dell’art. 12, Regolamento Regionale n. 7/2011».
La delibera dell’opposizione non è passata, in compenso il dibattito in materia di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, è decollato.
Alla seduta fiume di mercoledì sera erano presenti, tra gli altri, i membri del Comitato per l’ambiente di Costato e un folto gruppo di cittadini.
Nel momento in cui il Consiglio comunale ha deciso di bocciare la proposta della creazione di un documento che indichi alla Regione le aeree non idonee alla costruzione di questo tipo di impianti, il Comitato e i cittadini di Costano han-no lasciato l’aula, riproponendosi di stilare un documento ufficiale in cui verrà spiegato il perché di questa scelta.
La stessa cosa farà il Pd, promotore della richiesta di un documento che indichi la mappa completa delle aree comunali non idonee all’installazione non solo di impianti a biomasse, ma anche di centrali l’eoliche e il fotovoltaiche. Oggi il Partito – così come è stato annunciato dal coordinatore Vannio Brozzi – terrà una riunione straordinaria per fare il punto della situazione.
L’assessore ai lavori pubblici e all’ambiente del Comune di Bastia, Francesco Fratellini, nell’illustrare le motivazioni che rendono non possibile l’installazione dell’impianto a biogas nel territorio di Costano e prendendo atto del fatto che questi limiti sono presenti in tutto il territorio, ha invitato ad interrogarsi sul futuro delle energie rinnovabili nel comprensorio di Bastia.
FRANCESCA BENE

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