IN TERRA SARDA SUCCESSO UMBRO 
 


I MIGLIORI 
De Marco e Francesconi i più efficienti in campo

 
2-3



(22-25, 25-23, 25-21, 16-25, 10-15)
SANT’ANTIOCO: Boroni 14, Guzzago 13, Casadei 11, Paccamiccio 9, Cussotto 8, Lai 1, Vespasiani (L), Saglimbene 2, Mocci 1, Granara 1.
N.E. – Mannu, Serra.
All. Gianluca Boi.
BASTIA: Saviotti 19, De Marco 18, Francesconi 18, Dani 10, Belardi 7, Meriggioli 1, Postiglione (L), Fuganti 3, Costanzo, Dipasquale.
N.E. – Maoro, Cecchini, Barboni.
All. Giancarlo Uccellani.
Arbitri: Malko Maria Picchi e Paolo Bianchini.
OLIMPIA (b.s. 10, v. 3, muri 15, errori 23).
SAFETY (b.s. 16, v. 5, muri 12, errori 22).
— SANT’ANTIOCO (CA) —
VIAGGIO all’inferno e ritorno. La Sir Safety Bastia va sotto due set ad uno prima di trovare la reazione di carattere che le permette di risorgere, nel momento esatto in cui tutto lasciava presagire un’altra serata storta. A partire dalla quarta frazione, invece, i bianconeri si ritrovano ed acquisiscono sempre maggior fiducia nei propri mezzi, tanto da spadroneggiare in lungo ed in largo nella tana dell’indomita Olimpia Sant’Antioco, squadra dal grande blasone che non è più neppure l’ombra di quel tempo che fu.


SUL CAMPO degli isolani gli umbri erano chiamati ad una prova di carattere, specie per le vicende di allontanamento del tecnico a cui erano state addossate gran parte delle colpe per la mancanza di personalità della squadra. Con Uccellani in panchina, i block-devils non falliscono stavolta e mettono nello stomaco due punti che non fanno scomparire del tutto i timori di aver superato il brutto momento, ma che senza dubbio servono a restituire in parte il morale. La classifica si muove ma il team bastiolo perde quota e si allontana ulteriormente dalla seconda piazza che vale i play-off, obiettivo dichiarato.


NEL CONFRONTO isolano si è evidenziato un grave sbandamento iniziale, c’è voluta tutta la classe degli schiacciatori De Marco e Francesconi, i più efficienti, per far tornare la gara sui binari giusti e chiudere la contesa. Buone prestazioni le hanno fornite stavolta anche il libero Postiglione, capace di tenere in ricezione. La scossa è arrivata nel quarto set, pescando a piene mani dalla panchina il sempre valido Fuganti, oltre che Costanzo e Dipasquale. La reazione d‘orgoglio che si cercava si è manifestata ed i bianconeri sono stati finalmente aggressivi. Finale senza storia con un solo sestetto in campo e capace di zittire anche il chiassoso pubblico locale. 

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