Dopo l’anziano di Cascia, ancora un decesso a Spoleto: vittima una 70enne di Bastia Umbra. I familiari hanno presentato un esposto
di Daniele Minni
SPOLETO Sono due le persone decedute all’ospedale di Spoleto nell’arco di circa una settimana. Oltre all’uomo di 70 anni di Cascia, giunto all’ospedale la settimana scorsa intorno alle 18 e morto la mattina seguente, c’è un secondo caso su cui la Procura della Repubblica di Spoleto ha avviato le indagini per il reato di omicidio colposo. L’inchiesta è partita in seguito a un esposto presentato dai familiari di una donna, sempre di 70 anni, di Bastia Umbra ricoverata all’ospedale di Spoleto per sottoparsi a più di un intervento chirurgico programmato. Al momento al registro degli indagati non ci sono iscritti, ma i carabinieri hanno acquisito la cartella clinica della donna. La Procura in questo caso avrebbe disposto l’esame autoptico, mentre per il 70enne di Cascia non ci sono esposti e sono già stati celebrati i funerali. Se nel caso della donna a fare chiarezza su eventuali responsabilità sarà la magistratura, per comprendere invece cosa è successo al 70enne di Cascia, ricoverato a causa di un forte malore al torace, la Usl 2, anche su richiesta della presidente della regione Donatella Tesei, ha avviato un’indagine interna. Se i rappresentati del centrosinistra puntano il dito contro la Usl e gli amministratori regionali il centrodestra, il capogruppo regionale della Lega, Stefano Pastorelli, «invita i consiglieri di Movimento 5 Stelle e Partito democratico ad accertare la veridicità dei fatti prima di lasciarsi andare a dichiarazioni fuori luogo». «Il paziente – spiega Pastorelli – secondo i fatti ricostruiti dalla direzione dell’Azienda sanitaria, è giunto al nosocomio spoletino per dolore toracico/epigastrico da quattro giorni e l’ecg non ha diagnosticato alcun infarto in atto. È stato preso in carico dal cardiologo di turno che ha svolto tutti gli esami di rito, risultati negativi e in seguito è stato monitorato da cardiologi dell’ospedale di Foligno e dalla Utic di Terni, unità di terapia intensiva cardiologica. Non corrisponde a verità, quindi, che il decesso sia avvenuto a causa dell’assenza di personale, strutture e strumentazioni adeguate e necessarie, come qualcuno, male informato, vorrebbe far credere e non corrisponde a realtà che il paziente è giunto all’ospedale con infarto in corso». La vicenda infiamma anche la politica locale e i gruppi di maggioranza in Consiglio comunale (Pd, M5S e liste civiche) sostengono all’unanimità il sindaco Andrea Sisti: «Come gruppi di maggioranza in Consiglio Comunale condividiamo le parole del Sindaco sulla questione dell’ospedale e la mancanza di un cardiologo h24. Il Dipartimento di Emergenza Urgenza deve tornare pienamente operativo. Senza se e senza ma! Abbiamo già ribadito questa nostra posizione nelle sedi istituzionali e politiche, di fatto quindi non accetteremo ulteriori ritardi da parte di Asl e Regione Umbria».
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