Don Camillo in salsa bastiola

Una vicenda trentennale, legata all’esproprio di alcuni terreni dell’abbazia di San Pietro
Il Comune ricorre in Cassazione contro padre Bernardo

MASSIMILIANO CAMILLETTI
BASTIA UMBRA – C’è un’appendice bastiola alle vicende di Don Camillo e Peppone e vede protagonista Padre Bernardo dell’Abbazia di San Pietro alle prese con i sindaci degli ultimi trent’anni.
Il motivo del contendere è costituito dall’esproprio, avvenuto attorno alla metà degli anni ’70, da parte del Comune, di alcuni terreni di proprietà dei frati dell’abbazia di San Pietro di Assisi, per realizzare alcune strade: via Gramsci (l’attuale circonvallazione) e via Aldo Moro (a Bastiola) per la precisione. Padre Bernardo ha dato battaglia nel corso di questi anni ritenendo iniquo l’indennizzo spettante all’Abbazia.
Per questo si è battuto nelle varie sedi giudiziarie fino a presentare da ultimo ricorso alla Suprema Corte di Cassazione contro la sentenza della Corte d’Appello di Perugia che nel 2002 ha giudicato equo l’indennizzo. Di fronte alla tenacia del frate l’attuale giunta comunale ha deciso, proprio in questi giorni, di costituirsi in giudizio innanzi alla Corte di Cassazione presentando a sua volta un controricorso.
Una decisione che muove dalla constatazione che “la mancata costituzione consentirebbe la sola partecipazione alla discussione orale della causa e dalla consapevolezza che la partecipazione in tale grado di giudizio è importante, poiché attesta che la sentenza impugnata è favorevole al Comune di Bastia. Inoltre la presentazione del controricorso potrebbe garantire adeguatamente la difesa di quanto deciso in grado inferiore”.
Il Comune di Bastia Umbra sarà rappresentato in giudizio dall’avvocato Antonio Briguglio di Roma, e dall’avvocato Cinzia Falaschi. Il primo è abilitato presso le corti superiori e ha già difeso in passato l’ente dinanzi alla Suprema Corte. Proprio in virtù del rapporto fiduciario che si è instaurato il Comune ha ritenuto opportuno anche in questo caso conferirgli l’incarico.
L’avvocato Falaschi invece ha seguito la causa nei gradi inferiori di giudizio e ha già collaborato con l’avvocato Briguglio.