Traumi al torace e all’addome hanno provocato il decesso del quindicenne. I funerali probabilmente venerdì
BASTIA UMBRA È andata avanti fino a tarda sera l’autopsia sul corpo di Antonio Perrella, il ragazzo di quindici anni di Bastia Umbra che è morto nella notte tra sabato e domenica mentre si sfidava con gli amici per vedere a chi riusciva ad arrampicarsi più in alto sui pali che tenevano la rete di protezione messa sul campetto nell’area Giontella per evitare che i palloni andassero per strada.L’esame autoptico, effettuato dal medico legale Gualtiero Gualtieri (lo stesso che era intervenuto sul luogo della tragedia), aveva evidenziato traumi riconducibili sia alla caduta che al colpo provocato dal palo, per la precisioneunun trauma toracoaddominalechehacausatoildecesso. E intanto ci sono due persone, due dipendenti comunali,iscritti nel registro degli indagati per la morte del ragazzino di 15 anni avvenuta a Bastia Umbra tra sabato e domenica. L’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo: l’iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto, per permettere alle persone coinvolte nell’ inchiesta di nominare i propri periti di parte in vista dell’ autopsia sulcorpo del quindicenne. Una delle ipotesi della procura è che che la scarsa manutenzione della zona potrebbe aver provocato l’improvvisa rottura del sostegno di ferro, installato non per sopportare le arrampicate ma per tenere tesa la rete ed evitare che i palloni finissero in strada: saranno ora le indagini a chiarire se ci siano negligenze imputabili ai tecnici comunali. Antonio è morto a seguito delle ferite riportate dopo essersi arrampicato sulla rete salvapalloni del campo di calcio che si trova a due passi dal palazzetto dello sport di Bastia Umbra: dalle testimonianze degli amici che erano con lui è emerso che Antonio è stato schiacciato dal palo in metallo sul quale si stava arrampicando,ma esternamente sul corpo del ragazzo non c’erano ecchimosi vistose: la causa della morte è un’emorragia interna a seguito del trauma. Fermo restando che il palo non era adatto ad un’ arrampicata, rimane da capire come è stato manutenuto quel campo -di proprietà dell’ amministrazione comunale – e se ci siano state delle mancanze nella sua cura; gli stessi residenti, d’altronde, avevano più volte segnalato l’abitudine dei ragazzini di arrampicarsi, chiedendo un aumento della videosorveglianza nella zona. Terminati gli esami, si svolgeranno, presumibilmente venerdì nella parrocchia di San Michele Arcangelo, dove il giovane – da due anni – frequentava il corso di preparazione alla Cresima, le esequie del quindicenne: l’amministrazione comunale sta pensando alla proclamazione del lutto cittadino in occasione del funerale.
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