Slitta alla settimana prossima il vertice del partito democratico dopo le dimissioni di Antonini e Broccolo


Per il partito i tecnici comunali subiscono troppi condizionamenti


“L’ufficio non può avorare liberamente”
“Serve un cambio politico alla guida del Comune”


MASSIMILIANO CAMILLETTI


BASTIA UMBRA – E’ slittato alla prossima settimana il vertice del partito democratico che dovrà provare a dirimere le controversie sorte attorno alla gestione dell’urbanistica dopo che l’assessore al ramo (ex dl), Giorgio Antonini, ha denunciato le continue ingerenze da parte di altri membri (ex ds) dell’esecutivo guidato dal sindaco Francesco Lombardi e dopo le dimissioni del responsabile tecnico del settore  Bruno Mario Broccolo.
Intanto Forza Italia ne approfitta per infilare il coltello nella piaga e mettere a nudo le difficoltà che attanagliano la maggioranza.
“A Bastia – dichiara il coordinatore comunale degli azzurri Francesco Fratellini – è una pratica ormai consolidata quella di cacciare sistematicamente l’assessore all’Urbanistica. La cosa accadeva quando la carica era ricoperta da esponenti Ds, figuriamoci oggi che l’assessorato è guidato da un esponente della Margherita. Il motivo di questa lotta è che l’urbanistica a Bastia rappresenta da oltre venti anni il perno intorno al quale ruotano i più grossi interessi: quelli legittimi dei cittadini ma, soprattutto quelli dei “soliti noti”. Soliti noti – puntualizza l’esponente di Forza Italia – che sono spesso coinvolti nelle pratiche urbanistiche di maggior peso che quasi sempre presentano aspetti dubbi o contestabili. E’ ormai chiara l’intenzione del gruppo Ds di voler riaffermare la supremazia persa nel 2004 al momento della formazione della giunta Lombardi. A nulla serve la fusione imposta dall’alto nel partito democratico: esistono interessi che non vogliono essere condivisi e creano fibrillazioni all’interno della maggioranza. Ci avviamo verso la conclusione della legislatura e le questioni strategiche della città sono ancora al palo, basti pensare all’area ex Deltafina, all’area industriale di Ospedalicchio e all’area Lolli: tutte pratiche che si sono arenate a causa dei conflitti originati in seno alla maggioranza da interessi divergenti. Questa situazione nuoce gravemente alla comunità e, soprattutto, mette in grande difficoltà i tecnici comunali che si trovano a non poter esercitare il loro ruolo in piena
autonomia. Ecco perché ha dato per due volte le dimissioni l’architetto Broccolo, responsabile del settore urbanistica. Dimissioni reiterate che indicano chiaramente l’aria che si respira all’ultimo piano del palazzo comunale. Solo un cambio politico alla guida del Comune – conclude Fratellini – potrà sradicare questo sistema in cui le decisioni importanti per la città sono prese dai soliti noti”.

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