panetteriaBASTIA UMBRA – LA CRISI si fa sentire pesante su Bastia, il primato economico che la caratterizzava ormai è solo un lontano sogno. E le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Moltissime le aziende commerciali colpite costrette a chiudere. Nella centrale piazza Mazzini, a fine mese, anche il negozio forno-pasticceria che da due anni lamenta un forte calo di clienti chiuderà per trasferirsi dal 1° agosto a Ponte San Giovanni. Il terremoto del 1997, pur con danni limitati, ha messo in ginocchio e spopolato il centro storico, la vecchia ‘Insula’ dove oggi i residenti sono quasi tutti immigrati.
POI, NEI PRIMI anni del nuovo secolo due pesanti crisi aziendali: la chiusura della Petrini con il trasferimento del pastificio a Foligno, ora chiuso anche quello ha comportato la perdita di quasi 500 posti di lavoro. Poi la chiusura del mangimificio e quella della Hemmond: a casa 150 persone, altrettante nell’indotto.
Dal 2009 la crisi globale fino ai giorni nostri ha scosso tutta l’economia. Gli incentivi con esenzioni sulla tassa-rifiuti per nuove aperture finora non hanno dato frutti, mentre le restrizioni al traffico sembrano pesare sull’economia. Urge una rapida riflessione per impedire la desertificazione di piazza Mazzini, che non sarebbe un danno solo per gli esercenti.

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